Mercato azionario

Conti e annuncio del buyback spingono il titolo Anima a Piazza Affari

I conti del primo trimestre 2024 di Anima sono stati accolti positivamente dal mercato. A Piazza Affari il titolo è arrivato a guadagnare oltre il 4%, superando quota 4,8 euro

di Antonio Cardarelli 7 Maggio 2024 12:40
financialounge -  Anima Sgr finanza Piazza Affari

Utile netto di 53 milioni di euro, in crescita del 75%, nel primo trimestre 2024 e nuova politica di remunerazione. Sono questi gli elementi principali che, nella giornata di oggi, sostengono il titolo di Anima a Piazza Affari. Le azioni di Anima hanno guadagnato fino al 4%.

L’ANNUNCIO DEL BUYBACK AZIONARIO


Dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, diversi analisti hanno rivisto al rialzo i target di prezzo. Nella giornata di ieri Anima aveva annunciato i dati sulla raccolta netta di aprile, che, ex ex-Ramo I, ha registrato un incremento di 266 milioni. Anima ha inoltre annunciato la nuova politica di remunerazione, la quale prevede la distribuzione tramite dividendi e buyback di almeno il 75% dell'utile netto di gruppo nel periodo 2024-28. Le distribuzioni cumulate nel periodo 2024-28 dovrebbero ammontare a circa il 50% della capitalizzazione attorno a 700 milioni. Contestualmente, la società ha lanciato un'ulteriore tranche di buyback a partire da fine maggio per 40 milioni. Dalla conference call l'ad, Alessandro Melzi d'Eril, ha indicato che i margini sulle management fees del gruppo dovrebbero rimanere stabili con un miglioramento in futuro dopo il consolidamento di Kairos.

I GIUDIZI DEGLI ANALISTI


Equita ha rivisto al rialzo le stime di utile netto adjusted dell'8% in media nel periodo 2024-26 e ha ritoccato anche il target di prezzo a 5,5 euro per azione. “Il titolo tratta a valutazioni e offre una remunerazione a doppia cifra, oltre ad opzionalità di crescita tramite M&A e di espansione nel private banking in seguito al closing di Kairos”. hanno spiegato gli esperti. Discorso simile per quanto riguarda gli analisti di Intermonte, che hanno aumentato il target di prezzo da 5,4 a 5,6 euro. Giudizio positivo anche da Banca Akros, che ha ritoccato il prezzo obiettivo a 5,1 euro dai precedenti 4,7 euro. “I numeri del primo trimestre hanno confermato il forte profilo di generazione di cassa e il miglioramento del suo margine strutturale. La remunerazione totale prevista (circa il 10%) è molto attraente. Il titolo è ancora scambiato con uno sconto medio di circa il 20% rispetto ai principali concorrenti europei”, hanno spiegato gli analisti.
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