Gestione attiva, l’importanza di un marchio davvero globale

Nell’articolo “Essere costantemente competitivi non occasionalmente grandi” Alessandro Aspesi, Country Head Italy di Columbia Threadneedle Investments, ha indicato le ragioni in base alle quali un investitore, in particolare un piccolo risparmiatore dovrebbe scegliere dei fondi comuni a gestione attiva. In questa intervista, invece, il manager entra nello specifico di come scegliere i fondi a gestione attiva tra i tanti disponibili sul mercato e quanto sia importante la ricerca interna per una casa d’investimento a gestione attiva.

Come scegliere i fondi a gestione attiva tra i tanti operativi sul mercato?

“Abbiamo esaminato le qualità di un gestore che possono favorire una sovraperformance dell’investimento che sia sostenibile e attiva. Nel dettaglio, ne abbiamo individuate 10: adesione a un processo d’investimento comprovato e ripetibile; applicazione delle tre “C”: posizioni ad alta convinzione, capacità di pensiero indipendente/contrarian ed elevata concentrazione; approccio di investimento mirato al guadagno, evidenziato di norma da un’active share e un tracking error elevati (l’active share dei nostri fondi azionari è del 73.8% in media e i nostri fondi piu’ concentrati hanno un’active share superiore al 90%); dedizione a un singolo stile d’investimento dal successo comprovato o a un approccio di selezione dei titoli che ha efficacemente posto enfasi su particolari caratteristiche di stile coerenti con i risultati d’investimento perseguiti; approccio d’investimento paziente; rigorosa disciplina di vendita; approccio ponderato alla movimentazione del portafoglio; incorporazione di considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG); adeguate strutture di remunerazione del gestore e del team, che creino una convergenza di interessi con l’investitore finale; capacità di coniugare nelle decisioni d’investimento analisi micro e macroeconomiche proprietarie, ma anche di spiegare chiaramente come le idee trovino spazio nel portafoglio e di essere aperti al dibattito e a uno schietto confronto sulle posizioni in portafoglio”.

Quanto è importante la ricerca interna per una casa d'investimento a gestione attiva? Com'è organizzata la vostra?

“In un mondo sempre più globale e connesso e nel contesto attuale di tassi d’interesse a livelli storicamente bassissimi e una crescente volatilità dei mercati, gli investitori devono avere la capacità di adattarsi rapidamente, appoggiandosi su una prospettiva di mercato globale. Columbia Threadneedle Investments rappresenta appunto le competenze, le capacità e le risorse combinate di Threadneedle e della sua affiliata statunitense, Columbia Management. Siamo un gruppo davvero globale e offriamo le nostre risorse, prospettive d'investimento e competenze combinate al fine di rispondere più efficacemente alle esigenze dei nostri clienti su scala globale. Il nostro approccio d'investimento si basa sul pensiero creativo, sulla condivisione delle idee e sul dibattito rigoroso, abbinati ad un controllo disciplinato. Lavorando di concerto sulle varie asset class e aree geografiche, generiamo prospettive più approfondite sugli scenari d'investimento globali, regionali e locali”.

Quali sono i vantaggi di una organizzazione di questo tipo?

“Questo approccio collaborativo ci permette di contare su una piattaforma per la ricerca globale estremamente potenziata, che genera un patrimonio più vasto di possibili idee d'investimento. I nostri team d'investimento restano fedeli ai rispettivi stili e processi: non esiste alcun obbligo per i gestori di portafoglio di sposare idee e vedute specifiche. Tuttavia, l'aggregazione e la condivisione della ricerca a livello globale ci consentono di sfruttare in modo più efficace il nostro capitale intellettuale collettivo. Possiamo in tal modo disporre di strumenti ancor migliori per generare idee d'investimento convincenti. Secondo i dati Morningstar (Morningstar European rating analysis on investment funds, Q2 2017), il 78% dei fondi di Columbia Threadneedle Investments hanno un rating 4 o 5 stelle, siamo la terza tra tutte le case di gestione”.