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crescita economica

Scenario globale, crescita e inflazione disegnano prospettive ancora benigne

Intanto venerdì i dati preliminari relativi all’inflazione di giugno della zona euro dovrebbero segnare un 2% per quella complessiva (headline) e un 1% per quella ‘core’.

27 Giugno 2018 09:39

L’ultima settimana del primo semestre del 2018 ha visto riacutizzarsi, in simultanea, due dei tre elementi di tensione che si erano già manifestati da inizio anno: il balzo violento all’insù della volatilità a febbraio e, da metà maggio, le turbolenze sugli asset italiani (titoli di stato, obbligazioni e azioni) che tuttavia (almeno finora) sembrano aver espresso un limitato effetto contagio. Il terzo elemento di tensione è stata la pressione da aprile sui mercati emergenti, in particolare sui paesi con un elevato indebitamento con l’estero.

NESSUNA RICADUTA NEGATIVA SULLA CRESCITA


“Permane in sottofondo uno stato di tensioni geopolitiche e commerciali che per ora non ha avuto ricadute significative sull’economia reale” fa sapere Paola Bianco, Investment Strategist di Euromobiliare Asset Management. Alla luce di questa sua convinzione, l’esperta sottolinea i punti di forza dei principali listini azionari: valutazioni non più estreme (come invece lo erano a gennaio), una buona dinamica microeconomica con le stime dei profitti aziendali a 12 mesi in rialzo in tutte le principali aree geografiche, ad eccezione degli emergenti.

FORTE REVISIONE AL RIALZO DEGLI UTILI USA


“Particolarmente solida la revisione negli Stati Uniti, mentre l’azionario Europa dovrebbe progressivamente beneficiare degli effetti positivi (sui margini e sugli utili) dell’indebolimento dell’euro e di valutazioni relativamente più attraenti” puntualizza Paola Bianco. La strategist guarda con particolare attenzione agli sviluppi protezionistici delle politiche commerciali americane e ad inattese pressioni al rialzo dell’inflazione negli USA, come fonti di possibili intralci sostanziali alla ripresa globale.

TENSIONI SULL’ITALIA


Per quanto riguarda invece le tensioni sull’Italia, Paola Bianco, segnalando che le condizioni finanziarie in Italia si siano ristrette reputa necessario, per compromettere il quadro di ripresa, che tali condizioni persistano. “L’attuale situazione di incertezza politica potrebbe pesare ancora negativamente su azionario e governativi dell’Italia, almeno fino alla presentazione da parte del nuovo governo del Documento di Economia e Finanza il prossimo settembre” precisa l’esperta.


VENERDÌ I DATI SULL’INFLAZIONE DELLA ZONA EURO


Infine, in una settimana nella quale l’agenda economica è piuttosto tranquilla, si segnala la giornata di venerdì 29 giugno, quando saranno diramati i dati preliminari relativi all’inflazione di giugno della zona euro. “L’indice headline (comprensivo di tutte le componenti il costo della vita) dovrebbe salire verso il 2% grazie al contributo dei prezzi energetici che potrebbe progressivamente attenuarsi dopo l’estate. L’indice core (al netto di energia e beni di prima necessità) al contrario, dopo il balzo in avanti di maggio, potrebbe tornare verso l’1%” conclude la strategist.
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