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Fed, poche risposte e molti nodi da sciogliere

La Fed dovrà affrontare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi diversi aspetti critici e, a seconda delle sue mosse, i mercati potrebbero iniziare ad adattarsi e ruotare.

19 Giugno 2018 10:12

Alla luce del comunicato post meeting di mercoledì scorso, le prospettive della Fed per l'economia statunitense appaiono piuttosto positive. Di conseguenza non ha affatto sorpreso il rialzo dei tassi ufficiali di un quarto di punto (+0,25%), mentre il messaggio del FOMC (l’organismo interno alla Fed che si occupa dei tassi di interesse USA, ndr) è risultato moderatamente ‘falco’ (ovvero meno accomodante in termini di futura politica monetaria).

TANTI DUBBI SU DIFFICILI QUESTIONI


Tuttavia, come fa notare Rick Rieder, BlackRock’s Chief Investment Officer of Global Fixed Income in un suo commento dopo il meeting della Fed di mercoledì 13 giugno, le crescenti incertezze macro economiche e politiche, così come la lenta contrazione della liquidità globale, finiscono per sollevare un gran numero di difficili questioni per i responsabili politici, riguardo a dove si indirizzerà la politica a lungo termine.

TASSI USA IN GRADUALE RIALZO


“Dal punto di vista degli investitori, riteniamo che i tassi di interesse americani possano muoversi verso livelli moderatamente più alti da quelli attuali, con un maggiore deterioramento dei prezzi dei titoli a lungo termine” specifica Rick Rieder. Attualmente, la curva dei tassi USA si è ridotta in modo sensibile. Basti pensare che il Treasury a due anni offre un rendimento del 2,55%, quello a tre il 2,68%, quello a 5 anni il 2,79% e il decennale il 2,92%: il differenziale tra il rendimento del titolo di stato a due anni e quello a dieci è di soli 0,37 punti base (0,37%), un livello che 12 mesi fa era a 0,92% e che non si vedeva da oltre 10 anni.

[caption id="attachment_127255" align="alignnone" width="672"]Investing.com - FED, tassi di interesse USA 2014 - 2018. Investing.com - FED, tassi di interesse USA 2014 - 2018.[/caption]

LO SPETTRO DELLE QUESTIONI APERTE


Insomma, per lo strategist, il rilascio della nuova direzione delle politica della Fed, ha fornito poche risposte (peraltro tutte ampiamente attese dal mercato) mentre ha ampliato lo spettro delle domande (tutte con aspetti molto critici). Tra le questioni da affrontare c’è come muoversi in presenza di un ulteriore miglioramento del tasso di disoccupazione, unitamente all'aumento dei salari, ma con livelli d'inflazione abbastanza moderati. Oppure in che modo la politica monetaria compenserà gli impatti positivi della politica fiscale. O, ancora, come a Fed prevede con precisione l'inflazione alla luce dell’influenza strutturale della tecnologia e della demografia nella formazione dei prezzi al consumo. Quali implicazioni avranno sulla liquidità del sistema e sui tassi di interesse la riduzione del bilancio della Fed. Che implicazioni potrebbe avere sul dollaro (e, a cascata, sulle condizioni finanziarie globali) una maggiore divergenza nella politica della Fed rispetto a quella, ancora accomodante della Bce e della BoJ.

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LE NOVITA’ DEL MEETING DEL 15 GIUGNO


“La Fed ha svolto un ottimo lavoro negli ultimi due - tre anni comunicando il percorso e la coerenza delle loro mosse. Ma nell’ultimo meeting del 15 giugno sono emerse alcune sfumature, per quanto riguarda il riassunto delle proiezioni economiche e le proiezioni dei tassi ufficiali, risultano molto interessanti: i punti mediani 2018 e 2019 hanno entrambi registrato un aumento di 25 punti base, al 2,375% nel 2018 e al 3,125% nel 2019. Il tasso di equilibrio a lungo termine è rimasto al 2,875%, lo stesso della riunione di marzo” puntualizza Rick Rieder.

LE RISPOSTE DELLA FED ORIENTERANNO I MERCATI


L’esperto non trascura nemmeno di ricordare come il FOMC abbia anche spostato le proprie aspettative sulla crescita e sull’inflazione nel 2018, portando il tasso di crescita atteso al 2,8% e i prezzi al consumo core (senza le componenti energia e generi di prima necessità) previsti al 2,0%. Inoltre, è stato rivisto al ribasso in tutti gli anni di previsione pure il tasso di disoccupazione “Alla luce di tutto questo, pensiamo che ci siano alcuni aspetti significativi che la Fed dovrà affrontare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi e che seguiremo da vicino. Anche perché i mercati potrebbero davvero iniziare ad adattarsi e ruotare a seconda delle risposte della banca centrale americana” specifica Rick Rieder.

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