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Erik Renander

Egitto, le 7 ragioni che lo rendono attraente per i prossimi anni

L’appeal dell’Egitto poggia soprattutto sul miglioramento delle infrastrutture, sull’energia, sui fondamentali buoni e su una ritrovata stabilità.

2 Febbraio 2018 16:23
financialounge -  Erik Renander Hedge Invest settore energetico settore finanziario settore tecnologico settore trasporti stabilità

“Dovremmo guardare oltre i disordini in Medio Oriente e in particolare all’Egitto, dove sono in corso svariati ed ampi cambiamenti” afferma Erik Renander, Gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="IE00BVDPRT63"]HI Africa Opportunities[/tooltip-fondi] di Hedge Invest SGR, secondo il quale emergono sette motivi sul modo in cui si può trarre beneficio dagli sviluppi in Egitto nei prossimi anni.

“In primis – spiega Renander – l’Egitto ha migliorato le infrastrutture nei settori energia, trasporti e internet ad alta velocità. Dopo aver risolto i problemi riguardo la mancanza di energia (grazie al completamento del progetto avviato nel 2014 per la costruzione di un complesso da 20 gigawatt) adesso l’obiettivo è portare la percentuale di energia rinnovabile dal 9% al 30% entro il 2035. Per migliorare i trasporti al Cairo, il Governo sta costruendo tre nuove linee della metropolitana che permetteranno un aumento della portata di passeggeri, da 3,6 milioni a 5 milioni al giorno entro il 2020”.

In secondo luogo, sono stati approvati tre nuovi provvedimenti legislativi per attrarre gli investimenti stranieri. La legge sugli investimenti prevede una serie di incentivi fiscali per le nuove aziende: queste possono ottenere fino all’80% di incentivi fiscali sui costi di investimento, se create in un’area geografica che necessita di svilupparsi e in settori quali l’export e il manifatturiero.

Inoltre, e siamo al terzo motivo, l’Egitto sta seguendo il programma dell’FMI per migliorare la stabilità finanziaria mentre, in quarto luogo, il settore energetico è destinato a crescere in modo significativo grazie anche alle partnership con colossi energetici stranieri (quali, ad esempio British Petroleum ed ENI). L’obiettivo di lungo termine del paese è infatti quello di posizionarsi come hub per gli scambi e il raffinamento energetico.

“Non solo. Il Paese sta sviluppando le sue potenzialità per diventare un hub logistico tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Nel 2015 ha inaugurato l’ampliamento del Canale di Suez. Questo mega progetto da 8,2 miliardi di dollari ha aumentato la capacità del canale da 49 a 97 navi al giorno” fa sapere, come quinto motivo di appeal dell’Egitto, Erik Renander mentre in sesto luogo non vanno dimenticate le condizioni finanziarie egiziane che risultano attraenti per gli investitori europei.

La moneta si è svalutata del 140% e ciò rende l’Egitto attraente per le imprese che mirano ad esportare in Europa, mentre gli investitori obbligazionari possono guadagnare il 14% di rendimento al netto dell’imposta e possono anche beneficiare potenzialmente di un miglioramento valutario, dato che le riforme in Egitto stanno mostrando risultati positivi.

Infine, ma non certo meno importante, la stabilizzazione della sicurezza. “Il Presidente Sisi è a conoscenza del fatto che il modo migliore per aumentare la sicurezza è creare un contesto favorevole per le imprese che incoraggi gli investimenti e l’occupazione. Le relazioni con Israele stanno migliorando (entrambi i Paesi ritengono che la cooperazione per lo sviluppo economico sia una buona opportunità) e con esse quelle con la Cina e la Russia rappresentano un’influenza in termini di stabilizzazione: entrambi i Paesi stanno effettuando grandi investimenti in Egitto e non hanno alcun interesse in un conflitto” conclude Erik Renander.
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