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Investimenti obbligazionari, il secondo semestre potrebbe offrire opportunità

Nel primo semestre gli investimenti obbligazionari hanno dato poche soddisfazioni ma ora le valutazioni scontano la maggior parte delle notizie negative e dei rischi geopolitici. 

12 Luglio 2018 15:06

Nei primi sei mesi le preoccupazioni circa l’inflazione negli USA, i rischi politici e le tensioni sui dazi commerciali hanno costantemente tenuto sotto pressione i mercati con un ritorno della volatilità che, probabilmente, ha preceduto le attese degli operatori. Ma ora, dopo le correzioni registrate, le valutazioni stanno tornando su livelli interessanti e i prezzi di mercato scontano la maggior parte delle notizie negative e dei rischi geopolitici.

RECUPERARE LE PERDITE NEL SECONDO SEMESTRE


Lo rileva il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management che alla luce della situazione, è portato a pensare che il secondo semestre potrebbe offrire opportunità per recuperare le perdite subite nel “primo tempo” del 2018. Il team, che ogni settimana esamina gli aspetti chiave per gli investitori obbligazionari, attraverso il quadro comune della ricerca basata su fattori fondamentali, di valutazione quantitativa e tecnici (FQT), parte dal presupposto che il quadro fondamentale è positivo.

QUADRO FONDAMENTALE POSITIVO


Certo non è passato inosservato il rallentamento dei dati economici europei, ma la politica monetaria inizia a stabilizzarsi e l’economia globale continua nel complesso ad espandersi grazie al supporto garantito dagli Stati Uniti il cui PIL dovrebbe aumentare tra il 3% e il 4%, mentre l’inflazione riprende gradualmente vigore. Inoltre le aziende mostrano solidi bilanci, con le previsioni di un'ulteriore crescita degli utili e dei fatturati per il secondo trimestre (dopo un primo trimestre da incorniciare).

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SPREAD DEL CREDITO IN AUMENTO


Sul fronte dei rendimenti del mercato obbligazionario, c’è da segnalare che le turbolenze che hanno investito le Borse da fine gennaio, non hanno risparmiato neppure il reddito fisso. Nel primo semestre gli spread (extra rendimenti rispetto ai titoli di stato USA) delle obbligazioni societarie Investment Grade statunitensi si sono ampliati di 30 punti base (+0,30%), mentre quelli delle obbligazioni high yield europee sono saliti di oltre 100 punti base (+1,00%) e quelli statunitensi di 20 punti base (+0,20%). Stesso comportamento per il debito emergente in valuta locale il cui indice ha visto balzare il rendimento al 6,6% (quasi 50 punti base in più rispetto a inizio anno). Nello stesso periodo i tassi dei Treasury decennali sono gradualmente aumentati dal 2,4% al 2,8%.

PERFORMANCE OBBLIGAZIONARIE IN ROSSO


La naturale conseguenza per gli investimenti obbligazionari è stata quella di accusare perdite (infatti se i rendimenti e gli spread aumentano, i prezzi delle obbligazioni, che si muovono in direzione opposta, scendono). I titoli high yield europei sono scesi dell’1,7% da inizio anno, mentre i vari segmenti del debito dei mercati emergenti hanno registrato perdite comprese tra il 3% e il 6,5% (dati aggiornati al 30 giugno, ndr)”.

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POSSIBILE SCOVARE OPPORTUNITÁ


“Movimenti di entità così rilevante a volte finiscono per autoalimentarsi, ma sorge spontaneo chiedersi se sarà possibile scovare opportunità di guadagno interessanti almeno nel 'secondo tempo' di quest'anno”, affermano i membri del team. C’è da dire - fanno infine presente gli esperti del team - che le obbligazioni high yield e il debito emergente stanno soffrendo da mesi gli ingenti flussi di disinvestimento che solo quest’anno sono ammontati a 6 miliardi di dollari. "Tuttavia, i deflussi da alcune aree del mercato sembrano indicare che gli investitori siano pronti a rientrare in campo nel secondo semestre, se si presentassero opportunità interessanti”, conclude il team.
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