BCE
Il commento del giorno di Bob Doll
21 Maggio 2012 20:00
se potrebbero crollare di nuovo, ma una reazione esagerata dei mercati stavolta sarebbe un errore.
Ne è convinto Bob Doll, Chief Equity Strategist for Fundamental Equities di BlackRock che spiega: “Le ultime due settimane sono state molto difficili per i mercati a seguito dell’escalation dei mali d'Europa circa la sostenibilità del proprio debito. Tuttavia, sebbene i mercati siano tornati sull’ottovolante nelle ultime settimane, non crediamo che gli investitori debbano confondere la situazione attuale come un finale del mercato toro cominciato dopo i minimi della primavera del 2009. Storicamente, il calo sostenuto dei corsi azionari tende ad essere associato a periodi di recessione economica o a contrazione degli utili, nessuno dei quali appare nei dati macro economici e in quelli dei bilanci trimestrali delle società”.
Gli ultimi avvenimenti hanno semmai ricordato che il rischio primario per l'economia globale e dei mercati finanziari di tutto il mondo è la crisi del debito in corso in Europa. La fiducia sulla capacità dei politici a far fronte alla crisi ha subito un duro colpo dopo i risultati delle elezioni in Grecia e in Francia, percepiti come segnali di un ripensamento, da parte dei governi, circa la volontà di proseguire con impopolari misure di austerità.
“L'incertezza politica e la confusione che ne derivano sugli investitori ha spinto al ribasso le azioni e le attività piu’ rischiose. Purtroppo, la realtà è che non esiste una soluzione rapida per i problemi dell'Europa. Ad oggi, la Banca Centrale Europea e altre istituzioni internazionali sono intervenute per fornire liquidità e promuovere alcune potenziali soluzioni a lungo termine, ma lo hanno spesso fatto soltanto dopo che le turbolenze nei mercati finanziari sono aumentate. Chiaramente, la crisi del debito del Vecchio Continente resta un rischio di ribasso significativo, ma noi manteniamo la nostra opinione che gli sviluppi in Europa difficilmente potranno far deragliare la crescita economica globale” riferisce Bob Doll che poi accenna all’altra fonte di preoccupazione: “Uno spazio ulteriore di preoccupazione per molti investitori è inoltre costituito dalla Cina. Molti sono preoccupati che l’economia di Pechino possa registrare un atterraggio duro e alcuni prevedono che la Cina possa entrare in una spirale inflazionistica con un conseguente rallentamento della propria crescita. A nostro avviso, sebbene sia vero che la crescita cinese stia rallentando, riteniamo che tali timori siano esagerati” conclude Bob Doll.
Ne è convinto Bob Doll, Chief Equity Strategist for Fundamental Equities di BlackRock che spiega: “Le ultime due settimane sono state molto difficili per i mercati a seguito dell’escalation dei mali d'Europa circa la sostenibilità del proprio debito. Tuttavia, sebbene i mercati siano tornati sull’ottovolante nelle ultime settimane, non crediamo che gli investitori debbano confondere la situazione attuale come un finale del mercato toro cominciato dopo i minimi della primavera del 2009. Storicamente, il calo sostenuto dei corsi azionari tende ad essere associato a periodi di recessione economica o a contrazione degli utili, nessuno dei quali appare nei dati macro economici e in quelli dei bilanci trimestrali delle società”.
Gli ultimi avvenimenti hanno semmai ricordato che il rischio primario per l'economia globale e dei mercati finanziari di tutto il mondo è la crisi del debito in corso in Europa. La fiducia sulla capacità dei politici a far fronte alla crisi ha subito un duro colpo dopo i risultati delle elezioni in Grecia e in Francia, percepiti come segnali di un ripensamento, da parte dei governi, circa la volontà di proseguire con impopolari misure di austerità.
“L'incertezza politica e la confusione che ne derivano sugli investitori ha spinto al ribasso le azioni e le attività piu’ rischiose. Purtroppo, la realtà è che non esiste una soluzione rapida per i problemi dell'Europa. Ad oggi, la Banca Centrale Europea e altre istituzioni internazionali sono intervenute per fornire liquidità e promuovere alcune potenziali soluzioni a lungo termine, ma lo hanno spesso fatto soltanto dopo che le turbolenze nei mercati finanziari sono aumentate. Chiaramente, la crisi del debito del Vecchio Continente resta un rischio di ribasso significativo, ma noi manteniamo la nostra opinione che gli sviluppi in Europa difficilmente potranno far deragliare la crescita economica globale” riferisce Bob Doll che poi accenna all’altra fonte di preoccupazione: “Uno spazio ulteriore di preoccupazione per molti investitori è inoltre costituito dalla Cina. Molti sono preoccupati che l’economia di Pechino possa registrare un atterraggio duro e alcuni prevedono che la Cina possa entrare in una spirale inflazionistica con un conseguente rallentamento della propria crescita. A nostro avviso, sebbene sia vero che la crescita cinese stia rallentando, riteniamo che tali timori siano esagerati” conclude Bob Doll.