gestione attiva

Wall Street è ancora conveniente

27 Giugno 2012 08:00

financialounge -  gestione attiva indice mercati azionari USA Wall Street
inizio dell’anno all’8 giungo scorso, l’indice Eurostoxx 50 dell’area euro ha perso il 7,45%, l’indice Nikkei 225 di Tokyo è rimasto praticamente invariato (-0,02%) e l’S&P500 di Wall Steet ha fatto segnare un rialzo del 5,41%. Questo conferma che, pure in un contesto di aumento dell’avversione al rischio durante il quale gli investitori tendono a fuggire dalle posizioni ritenute più a rischio (le azioni, le materie prime, i titoli di stato dei Paesi europei periferici ecc.), permane una certa attenzione alle valutazioni delle singole Borse e aree geografiche.

Tradotto in pratica, significa che il listino azionario americano ha saputo resistere meglio alla nuova tempesta che si sta abbattendo sui mercati grazie ai fondamentali delle corporation Usa che non hanno tradito le attese. In base alle ultime rilevazioni di Thomson Reuters dell’8 giugno scorso, su 494 società dell’S&P500 che hanno pubblicato i dati del primo trimestre 2012, il 67% ha annunciato profitti superiori alle stime preliminari degli analisti (con punte del 77% per le imprese dei materiali di base, 76% per quelle dei consumi discrezionali, 70% per le aziende della tecnologia e 69% per i gruppi industriali).

In base alla chiusura dell’8 giugno scorso a quota 1325 punti, il rapporto prezzo utili (p/e) dell’indice S&P500 in base alle ultime rilevazioni si attesta a quota 13,3 un livello ben al di sotto del 15,7 medio degli ultimi 5 anni. Ma c’è di più. In base alle stime degli analisti di Thomson Reuters, il p/e atteso a fine anno si attesta a quota 12,4. All’8 giugno scorso, il 98,8% delle 500 aziende americane incluse nel paniere azionario allargato di Wall Street avevano pubblicato le trimestrali e l’aggregato, misurato da Thomson Reuters, faceva segnare un rialzo dell’8,1% dei profitti rispetto all’anno precedente: alla stessa data, sempre secondo gli esperti di Thomson Reuters, gli utili attesi per il secondo trimestre di quest’anno dell’S&P500 dovrebbero salire del 6,7% su base annua, nel terzo del 4,1% e nell’ultimo quarter del 14,6% portando l’incremento dell’intero 2012 sui 12 mesi del 2011 a +7,1%.

Numeri che suggeriscono che le potenzialità del listino Usa non sembrano ancora del tutto azzerate. Per coglierle, però, la raccomandazione è quella di evitare il pericoloso fai da te che impone competenze adeguate per la selezione dei singoli titoli e, inoltre, molto tempo da dedicare alle compravendite: molto meglio puntare sui gestori di fondi azionari Usa a gestione attiva.

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