Claudia Calich
Quando la diversificazione valutaria rende
20 Luglio 2012 20:00
uni anni, con un’accelerazione nel corso della crisi del debito sovrano dell’eurozona, si sono messi in luce i fondi obbligazionari Paesi emergenti local currency, cioè i prodotti del risparmio gestito che selezionano gli strumenti monetari e le emissioni obbligazionarie (sia titoli governativi che corporate bond) dei Paesi in via di sviluppo senza la copertura sistematica del rischio di cambio (rispetto all’euro).
Si tratta di fondi che permettono di beneficiare della rivalutazione a medio lungo termine delle valute di questi Paesi e, nel frattempo, di ricavare cedole generose come ampiamente approfondito nell’articolo “Valute: perché puntare su quelle dei Paesi emergenti” pubblicato il 19 luglio scorso su FinanciaLounge.
Tra questi, in particolare, si è distinto l’Invesco Emerging Local Currencies Debt gestito dal team Fixed Income di Invesco. Il team, guidato da Claudia Calich, è presente negli USA, in Gran Bretagna, Europa Continentale e Australia, e gestisce un patrimonio di 201,2 miliardi di dollari per clienti di tutto il mondo e si avvale della competenza di 152 professionisti dell’investimento, con una esperienza media di 15 anni nel settore (dati al 31 dicembre 2011).
Negli ultimi 12 mesi, da metà giugno 2011 a metà giugno 2012, in base ai dati Bloomberg, l’Invesco Emerging Local Currencies Debt ha messo a segno una performance del 9,23% che si confronta con l’8,23% dell’indice dei fondi obbligazionari Paesi emergenti, il paniere dei fondi, in base alla classificazione Assogestioni, specializzati sulle emissioni obbligazionarie dei Paesi in via di sviluppo. Ancora migliori i rendimenti realizzati sulle distanze dei 3 e dei 5 anni. Tra la metà di giugno 2009 e la metà di giugno 2012, l’Invesco Emerging Local Currencies Debt ha totalizzato un rialzo del 44,62% contro il 33,7% dell’indice dei fondi obbligazionari Paesi emergenti e il 19,13% dei fondi obbligazionari governativi internazionali.
Da metà giugno 2007 e metà giugno 2012, invece, la performance del comparto di Invesco è stata del 39,9%: quasi 9 punti percentuali in più dell’indice dei fondi obbligazionari Paesi emergenti (+31,01%) e oltre il 10% in più dei fondi obbligazionari governati internazionali.
Si tratta di fondi che permettono di beneficiare della rivalutazione a medio lungo termine delle valute di questi Paesi e, nel frattempo, di ricavare cedole generose come ampiamente approfondito nell’articolo “Valute: perché puntare su quelle dei Paesi emergenti” pubblicato il 19 luglio scorso su FinanciaLounge.
Tra questi, in particolare, si è distinto l’Invesco Emerging Local Currencies Debt gestito dal team Fixed Income di Invesco. Il team, guidato da Claudia Calich, è presente negli USA, in Gran Bretagna, Europa Continentale e Australia, e gestisce un patrimonio di 201,2 miliardi di dollari per clienti di tutto il mondo e si avvale della competenza di 152 professionisti dell’investimento, con una esperienza media di 15 anni nel settore (dati al 31 dicembre 2011).
Negli ultimi 12 mesi, da metà giugno 2011 a metà giugno 2012, in base ai dati Bloomberg, l’Invesco Emerging Local Currencies Debt ha messo a segno una performance del 9,23% che si confronta con l’8,23% dell’indice dei fondi obbligazionari Paesi emergenti, il paniere dei fondi, in base alla classificazione Assogestioni, specializzati sulle emissioni obbligazionarie dei Paesi in via di sviluppo. Ancora migliori i rendimenti realizzati sulle distanze dei 3 e dei 5 anni. Tra la metà di giugno 2009 e la metà di giugno 2012, l’Invesco Emerging Local Currencies Debt ha totalizzato un rialzo del 44,62% contro il 33,7% dell’indice dei fondi obbligazionari Paesi emergenti e il 19,13% dei fondi obbligazionari governativi internazionali.
Da metà giugno 2007 e metà giugno 2012, invece, la performance del comparto di Invesco è stata del 39,9%: quasi 9 punti percentuali in più dell’indice dei fondi obbligazionari Paesi emergenti (+31,01%) e oltre il 10% in più dei fondi obbligazionari governati internazionali.