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Una pillola è per tutte le stagioni
1 Agosto 2012 00:00
un settore che si conferma essere davvero anticiclico anche in questo difficile contesto di mercato: è quello farmaceutico. Osserviamo alcuni numeri in base all’indice MSCI Healthcare, rappresentativo di tutte le aziende mondiali della farmaceutica, e l’MSCI World, il paniere dei 5000 titoli mondiali.
Da inizio anno al 16 luglio, l’MSCI World convertito in euro ha registrato un +9,89% mentre l’MSCI Healthcare si è apprezzato del 14,09%. Negli ultimi tre anni, dal 16 luglio 2009 al 16 luglio di quest’anno, l’MSCI Healthcare ha superato di 14 punti percentuali l’MSCI World (per la precisione +58,09% contro +44,10%). Dall’inizio della crisi dei mutui subprime americani, cioè dal luglio 2007, a oggi, l’MSCI Healthcare ha saputo registrare un guadagno del 14,25% contro una perdita del 15,62% dell’MSCI World.
E nel terribile 2008? Quell’anno, a fronte di un -39,08% dell’MSCI World, l’MSCI Healthcare ha limitato le perdite a circa la metà (-18,92%). Performance che confermano che il settore farmaceutico è davvero anticiclico e, anzi, riesce anche a essere competitivo durante le fasi di forte rialzo dei mercati come accaduto dal minimo del 2009 a oggi. Un settore le cui imprese si distinguono, in estrema sintesi, in due grosse categorie.
Alla prima appartengono i colossi del Pharma che vantano bilanci solidi, profitti robusti e dividendi generosi e sostenibili anche nei prossimi anni. Nella seconda categoria rientrano invece le società di media e piccola capitalizzazione meno propense a distribuire lauti dividendi ma caratterizzate da un maggiore dinamismo e per questa loro peculiarità spesso nel mirino delle big del Pharma pronte a sborsare anche il 60-70% in più del loro valore di Borsa in caso di take over (acquisizione ostile).
Affidarsi a un buon gestore specializzato in questo settore, in grado di saper valutare quali opportunità offrano le gradi compagnie healthcare e le piccole e medie boutique del farmaco, può permettere all’investitore di stabilizzare nel tempo le performance del proprio giardinetto azionario.
Da inizio anno al 16 luglio, l’MSCI World convertito in euro ha registrato un +9,89% mentre l’MSCI Healthcare si è apprezzato del 14,09%. Negli ultimi tre anni, dal 16 luglio 2009 al 16 luglio di quest’anno, l’MSCI Healthcare ha superato di 14 punti percentuali l’MSCI World (per la precisione +58,09% contro +44,10%). Dall’inizio della crisi dei mutui subprime americani, cioè dal luglio 2007, a oggi, l’MSCI Healthcare ha saputo registrare un guadagno del 14,25% contro una perdita del 15,62% dell’MSCI World.
E nel terribile 2008? Quell’anno, a fronte di un -39,08% dell’MSCI World, l’MSCI Healthcare ha limitato le perdite a circa la metà (-18,92%). Performance che confermano che il settore farmaceutico è davvero anticiclico e, anzi, riesce anche a essere competitivo durante le fasi di forte rialzo dei mercati come accaduto dal minimo del 2009 a oggi. Un settore le cui imprese si distinguono, in estrema sintesi, in due grosse categorie.
Alla prima appartengono i colossi del Pharma che vantano bilanci solidi, profitti robusti e dividendi generosi e sostenibili anche nei prossimi anni. Nella seconda categoria rientrano invece le società di media e piccola capitalizzazione meno propense a distribuire lauti dividendi ma caratterizzate da un maggiore dinamismo e per questa loro peculiarità spesso nel mirino delle big del Pharma pronte a sborsare anche il 60-70% in più del loro valore di Borsa in caso di take over (acquisizione ostile).
Affidarsi a un buon gestore specializzato in questo settore, in grado di saper valutare quali opportunità offrano le gradi compagnie healthcare e le piccole e medie boutique del farmaco, può permettere all’investitore di stabilizzare nel tempo le performance del proprio giardinetto azionario.
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