Affari&Finanza
L'industria del Risparmio - 17 settembre 2012
18 Settembre 2012 14:30
s, Standard & Poor’s e Fitch sono le tre agenzie di rating piu` famose al mondo. Si tratta di societa` multinazionali specializzate nell’esprimere un giudizio sull’affidabilita` creditizia degli stati, delle imprese e delle banche. Il rating, in estrema sintesi, e` un voto che sintetizza quante probabilita` ha l’emittente valutato di rimborsare i propri debiti e il capitale a scadenza.
È importante sottolineare che il rating indica soltanto il rischio di credito dello Stato, dell’impresa o della banca ma non altre tipologie di rischi: per esempio e` escluso il rischio di liquidita`, ovvero che il titolo possa non avere piu` compratori e quindi che tenda a deprezzarsi. Per questa ragione viene considerato un indicatore importante ma statico nel senso che fotografa di solito una situazione gia` in atto e non una previsione.
In tutti i casi il rating degli emittenti obbligazionari di cui si sente spesso parlare anche in televisione e sui giornali nazionali non deve essere confuso con il rating dei fondi comuni. Quest’ultimo, invece, e` un giudizio sintetico (di solito caratterizzato da un numero di stelle) sulla qualita` dei fondi e dei comparti di sicav messo a punto da agenzie specializzate (tra le quali Lipper e Morningstar).
Ma come formulano questo rating le agenzie specializzate? I loro analisti esaminano le performance (almeno triennali), la struttura di tutti i costi e le spese a carico del fondo e dei sottoscrittori, la volatilita` e altri specifici parametri scelti da ciascuna agenzia di rating per caratterizzare il proprio giudizio. La qualita` complessiva del fondo e` ricavata tramite un confronto con fondi affini, appartenenti alla medesima categoria o con lo stesso benchmark: gli esperti di ogni agenzia attribuiscono un punteggio (tradotto poi in stelle) per classificare, all’interno della medesima categoria, i fondi in base al mix di rendimento, rischio e spese. Tramite il rating assegnato da un’agenzia specializzata ogni sottoscrittore e` pertanto agevolato nella selezione del prodotto del risparmio gestito che sta ricercando per il proprio portafoglio.
È importante sottolineare che il rating indica soltanto il rischio di credito dello Stato, dell’impresa o della banca ma non altre tipologie di rischi: per esempio e` escluso il rischio di liquidita`, ovvero che il titolo possa non avere piu` compratori e quindi che tenda a deprezzarsi. Per questa ragione viene considerato un indicatore importante ma statico nel senso che fotografa di solito una situazione gia` in atto e non una previsione.
In tutti i casi il rating degli emittenti obbligazionari di cui si sente spesso parlare anche in televisione e sui giornali nazionali non deve essere confuso con il rating dei fondi comuni. Quest’ultimo, invece, e` un giudizio sintetico (di solito caratterizzato da un numero di stelle) sulla qualita` dei fondi e dei comparti di sicav messo a punto da agenzie specializzate (tra le quali Lipper e Morningstar).
Ma come formulano questo rating le agenzie specializzate? I loro analisti esaminano le performance (almeno triennali), la struttura di tutti i costi e le spese a carico del fondo e dei sottoscrittori, la volatilita` e altri specifici parametri scelti da ciascuna agenzia di rating per caratterizzare il proprio giudizio. La qualita` complessiva del fondo e` ricavata tramite un confronto con fondi affini, appartenenti alla medesima categoria o con lo stesso benchmark: gli esperti di ogni agenzia attribuiscono un punteggio (tradotto poi in stelle) per classificare, all’interno della medesima categoria, i fondi in base al mix di rendimento, rischio e spese. Tramite il rating assegnato da un’agenzia specializzata ogni sottoscrittore e` pertanto agevolato nella selezione del prodotto del risparmio gestito che sta ricercando per il proprio portafoglio.
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