asset
Gli Europei tornano ad investire
24 Ottobre 2012 15:00
a a 24 miliardi la raccolta netta dei fondi Ucits in Europa ad agosto contro i 6 di luglio. I dati sono stati diffusi ad ottobre dalla Efama (European Fund and Asset Management Association), l’associazione europea dell’industria del risparmio gestito, che ha elaborato i dati sulle vendite nette e/o gli asset netti di 24 associazioni che rappresentano più del 99,6% degli asset Ucits e non-Ucits.
La crescita della raccolta netta, spiega l’Efama, è da attribuirsi a un’inversione di tendenza nelle vendite nette dei fondi monetari che hanno registrato una raccolta netta di 11 miliardi, contro riscatti per 18 miliardi in luglio. Al contrario i fondi a lungo termine, quindi esclusi i monetari, hanno registrato una raccolta netta in riduzione a 13 miliardi dai 25 di luglio.
In particolare i fondi obbligazionari hanno continuato a registrare una forte raccolta netta a 18 miliardi, anche se in diminuzione rispetto ai 24 miliardi di luglio; i fondi bilanciati hanno archiviato un aumento delle vendite a 6 miliardi dai 3 miliardi di luglio; i fondi azionari hanno invece sperimentato il loro quinto consecutivo mese di deflussi netti a 10 miliardi (3 miliardi a luglio).
Il totale delle vendite dei fondi non-Ucits si è ridotto ad agosto a 5 miliardi di euro dagli 11 di luglio. La raccolta netta dei fondi speciali, quelli riservati a investitori istituzionali, si è attestata a 4 miliardi dai 9 del mese precedente. Gli asset totali netti degli Ucits sono aumentati dello 0,3% a 6.200 miliardi, mentre i non-Ucits sono aumentati dello 0,5% a 2.458 miliardi.
“L’impegno della Bce a fare tutto il necessario per preservare l’euro ha calmato le preoccupazioni degli investitori in agosto, il che ha supportato la raccolta netta nei fondi obbligazionari. Comunque, gli investitori hanno continuato a evitare i fondi azionari a causa dei segnali contrastanti sulle prospettive economiche globali”, ha commentato Bernard Delbecque, Direttore della Ricerca economica di Efama.
La crescita della raccolta netta, spiega l’Efama, è da attribuirsi a un’inversione di tendenza nelle vendite nette dei fondi monetari che hanno registrato una raccolta netta di 11 miliardi, contro riscatti per 18 miliardi in luglio. Al contrario i fondi a lungo termine, quindi esclusi i monetari, hanno registrato una raccolta netta in riduzione a 13 miliardi dai 25 di luglio.
In particolare i fondi obbligazionari hanno continuato a registrare una forte raccolta netta a 18 miliardi, anche se in diminuzione rispetto ai 24 miliardi di luglio; i fondi bilanciati hanno archiviato un aumento delle vendite a 6 miliardi dai 3 miliardi di luglio; i fondi azionari hanno invece sperimentato il loro quinto consecutivo mese di deflussi netti a 10 miliardi (3 miliardi a luglio).
Il totale delle vendite dei fondi non-Ucits si è ridotto ad agosto a 5 miliardi di euro dagli 11 di luglio. La raccolta netta dei fondi speciali, quelli riservati a investitori istituzionali, si è attestata a 4 miliardi dai 9 del mese precedente. Gli asset totali netti degli Ucits sono aumentati dello 0,3% a 6.200 miliardi, mentre i non-Ucits sono aumentati dello 0,5% a 2.458 miliardi.
“L’impegno della Bce a fare tutto il necessario per preservare l’euro ha calmato le preoccupazioni degli investitori in agosto, il che ha supportato la raccolta netta nei fondi obbligazionari. Comunque, gli investitori hanno continuato a evitare i fondi azionari a causa dei segnali contrastanti sulle prospettive economiche globali”, ha commentato Bernard Delbecque, Direttore della Ricerca economica di Efama.
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