Voglia di Cina per le imprese italiane

non sempre dicono tutto. Anzi, qualche volta possono distorcere la realtà. Nei primi 7 mesi di quest’anno le esportazioni italiane in Cina sono calate del 12,3% passando dai 6.030 milioni del 2011 ai 5.284 milioni del 2012.

Tuttavia, contrariamente a quanto si possa pensare (e cioè a un declino della voglia di Italia in Cina), sta accadendo esattamente il contrario. C’è infatti in tutto il continente cinese una forte richiesta di prodotti di qualità e di kwon how aziendale al punto che molti investitori cinesi stanno convincendo imprenditori italiani ancora restii a sviluppare impianti produttivi in Cina, a creare joint venture.

Un appeal che non coinvolge soltanto i grandi big del made in Italy (come, per fare qualche esempio illustre, Ferrari, Fiat, Pirelli, Eni, Brembo, Marcegaglia, Danieli, Mapei, Merloni e molti altri ancora) ma anche e soprattutto aziende di piccole dimensioni che sempre più spesso stanno trovando sbocchi molto interessanti sul mercato di Pechino.