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Aziende europee solide acquistabili a sconto

19 Novembre 2012 20:00

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ne un atteggiamento di relativa cautela nei confronti del mercato azionario europeo, sebbene non manchino a suo avviso le opportunità di acquisto. E, Fabio Riccelli, Gestore del comparto FF European Dynamic Growth Fund (che vanta una performance a tre anni a fine settembre 2012 del 43,9% contro il 20,6% dell’indice di riferimento) ne spiega le ragioni a FinanciaLounge.

“I dati economici non rassicurano ancora del tutto. Inoltre i volumi ridotti degli scambi segnalati dalle società di spedizione rappresentano un importante indicatore che riflette una situazione di crescita ridotta che potrebbe protrarsi nel tempo. Per queste ragioni è importante evitare i titoli la cui crescita sia fortemente vincolata alla complessiva ripresa economica europea. Tuttavia, non mancano in questa fase le aziende solide acquistabili a sconto a causa del difficile contesto economico in cui si trova l'Europa.”

Quali sono i settori e i Paesi che preferite (o sovrappesate)? E perché?

“Il FF European Dynamic Growth Fund è costruito principalmente mediante un processo di selezione di tipo bottom-up, condotto con il supporto dell’ampia struttura di ricerca proprietaria di Fidelity. Questo approccio alla costruzione del portafoglio si riflette ovviamente anche nel posizionamento settoriale e geografico. Paradossalmente, nonostante la necessaria prudenza in merito alle prospettive economiche globali, l'attuale incertezza economica ha generato una congiuntura favorevole per la selezione dei titoli, consentendo di identificare e acquistare società che hanno prospettive particolarmente positive, ma che in questa fase hanno valutazioni interessanti. L'Europa è infatti ricca di aziende che godono di ottima salute e questo ha consentito di inserire nel portafoglio del FF European Dynamic Growth Fund che gestisco, investimenti significativi nel settore dei prodotti industriali, sanitario e dei beni di consumo discrezionali. Ne sono un esempio titoli come Novo Nordisk, Christian Dior e Schindler, che vantano caratteristiche di crescita in linea con l'approccio scelto per il fondo.

Per contro, la principale posizione di sottopeso in portafoglio è costituita dai titoli finanziari, la cui valutazione è a mio avviso solo apparentemente conveniente. I modelli di business di molte banche, infatti, non sembrano in grado di generare valore a lungo termine e la maggior parte degli istituti di credito si dimostra sistematicamente incapace di generare rendimenti superiori al costo del capitale. A livello geografico, invece, il fondo è in sottopeso sul Regno Unito mentre i titoli tedeschi costituiscono la posizione di sovrappeso più importante".

Può indicare alcuni dei titoli in portafoglio spiegando brevemente le ragioni della qualità della società?

"Tra i titoli indicherei Glanbia. In origine società operante nell'industria casearia solamente a livello nazionale, in Irlanda, Glanbia ha operato un'importante diversificazione affermandosi nel mercato globale dell'alimentazione sportiva. Quindi citerei Christian Dior, che è scambiata a sconto del 30% rispetto al valore sottostante della partecipazione in LVMH. Questo gruppo francese di beni di lusso è infatti un business sano con solide prospettive di crescita. Interessante è poi Brenntag, distributore globale nel settore dei prodotti chimici, il gruppo opera in un mercato altamente frammentato che evidenzia una tendenza verso il consolidamento del settore. Data l'indiscussa leadership di mercato, la situazione attuale rappresenta un'ottima opportunità di crescita non riconosciuta dal mercato. Ci piace poi Fresenius, società operante nel settore dell'alimentazione artificiale, della gestione degli ospedali e delle cliniche per la dialisi. Dato l'invecchiamento della popolazione e l'aumento della spesa sanitaria, per tali settori si configurano interessanti prospettive di crescita. Infine Rolls-Royce: la società ha tutte le carte in regola per registrare una crescita nel settore aerospaziale civile e dovrebbe trarre vantaggio dal costante flusso di commesse per nuovi aeromobili.”

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