EFAMA
Dati positivi in Europa
18 Gennaio 2013 09:50
ta ancora positiva per i fondi Ucits lo scorso novembre. Seppur in leggero calo rispetto alla raccolta del mese precedente, i flussi netti in entrata nei fondi comuni in Europa sono stati positivi per 36 miliardi di euro (41 ad ottobre).
Sono gli ultimi dati Efama, l’associazione europea dell’industria del risparmio gestito, che raccoglie 26 associazioni per il 99,6% degli asset totali (Ucits e non-Ucits). Nel complesso i fondi Ucits più quelli non Ucits hanno registrato una raccolta positiva per 43miliardi circa.
I fondi a lungo termine, esclusi quindi i money market fund, hanno raccolto nel mese 36 miliardi dai 34 di ottobre. Nel dettaglio: la raccolta dei fondi azionari è risultata in aumento a 13 miliardi dai 3 del mese precedente; i fondi obbligazionari hanno registrato afflussi netti per 19 miliardi (in diminuzione dai 25 di ottobre); i fondi bilanciati hanno sperimentato una raccolta di 3 miliardi (in calo dai 5 precedenti). Dopo un ottobre in positivo per 6 miliardi di flussi in entrata, i fondi monetari hanno chiuso novembre sostanzialmente invariati (-0,3miliardi).
Sul fronte dei non-Ucits, la raccolta netta è stata di 7,5 miliardi, giù rispetto ai 12,5 di ottobre. Qui i fondi speciali, riservati a investitori istituzionali, hanno registrato una decisa flessione a 3 miliardi rispetto ai 10 miliardi del mese precedente. Per gli Ucits gli asset sono aumentati dell’1,1% a 6.316 miliardi di euro, mentre per i non-Ucits l’incremento è stato dello 0,9% a 2.502 miliardi.
“La raccolta netta dei fondi obbligazionari – ha commentato Bernard Delbecque, Director of Economics and Research at Efama – si è confermata il maggiore contributore alla raccolta totale degli ucits a novembre. L’aumento significativo della raccolta dei fondi azionari è in gran parte dovuto al trasferimento degli asset di alcune compagnie assicurative in fondi Ucits”.
Sono gli ultimi dati Efama, l’associazione europea dell’industria del risparmio gestito, che raccoglie 26 associazioni per il 99,6% degli asset totali (Ucits e non-Ucits). Nel complesso i fondi Ucits più quelli non Ucits hanno registrato una raccolta positiva per 43miliardi circa.
I fondi a lungo termine, esclusi quindi i money market fund, hanno raccolto nel mese 36 miliardi dai 34 di ottobre. Nel dettaglio: la raccolta dei fondi azionari è risultata in aumento a 13 miliardi dai 3 del mese precedente; i fondi obbligazionari hanno registrato afflussi netti per 19 miliardi (in diminuzione dai 25 di ottobre); i fondi bilanciati hanno sperimentato una raccolta di 3 miliardi (in calo dai 5 precedenti). Dopo un ottobre in positivo per 6 miliardi di flussi in entrata, i fondi monetari hanno chiuso novembre sostanzialmente invariati (-0,3miliardi).
Sul fronte dei non-Ucits, la raccolta netta è stata di 7,5 miliardi, giù rispetto ai 12,5 di ottobre. Qui i fondi speciali, riservati a investitori istituzionali, hanno registrato una decisa flessione a 3 miliardi rispetto ai 10 miliardi del mese precedente. Per gli Ucits gli asset sono aumentati dell’1,1% a 6.316 miliardi di euro, mentre per i non-Ucits l’incremento è stato dello 0,9% a 2.502 miliardi.
“La raccolta netta dei fondi obbligazionari – ha commentato Bernard Delbecque, Director of Economics and Research at Efama – si è confermata il maggiore contributore alla raccolta totale degli ucits a novembre. L’aumento significativo della raccolta dei fondi azionari è in gran parte dovuto al trasferimento degli asset di alcune compagnie assicurative in fondi Ucits”.
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