gestine del patrimonio
L'indicatore della salute delle aziende
21 Gennaio 2013 08:00
un parametro che negli ultimi anni viene visto dagli analisti di Borsa con crescente interesse. Si tratta dell’EBITDA, il margine operativo lordo. Questo indicatore (acronimo di Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization) mostra il reddito di un’azienda prodotto dalla sola gestione caratteristica. Si calcola sottraendo ai ricavi i costi operativi, ovvero quelli direttamente inerenti la produzione (al netto di interessi, tasse, deprezzamento di beni e ammortamenti).
È l’indicatore più puntuale della salute industriale dell’impresa in quanto non dipende né dagli interessi pagati ai debitori (indicato invece dall’EBT, Utili ante imposte, acronimo di Earnings Before Taxes) e nemmeno dalle varie poste finanziarie e fiscali (utile netto).
Da quando l’Europa è in recessione e gli Stati Uniti crescono con un tasso inferiore alla propria media decennale, l’EBITDA permette di misurare la tenuta industriale di un’azienda: se i margini operativi mantengono un buon livello in termini assoluti e con una buona percentuale sul fatturato, la società quotata mostra una competitività di rilievo anche in un cotesto estremamente difficile come quello attuale.
L’EBITDA, proprio per questa sua peculiarità, viene spesso utilizzato anche per valutare in modo immediato un’azienda quotata. Nel settore delle utilities elettriche, per esempio, la valutazione di mercato corrente è data dall’EBITDA moltiplicata per 5, sottraendo al risultato i debiti. Per esempio, una società con 100 milioni di EBITDA e 200 milioni di debiti netti, varrebbe in Borsa 300 milioni (ovvero 100 milioni x 5 meno 200 milioni).
È l’indicatore più puntuale della salute industriale dell’impresa in quanto non dipende né dagli interessi pagati ai debitori (indicato invece dall’EBT, Utili ante imposte, acronimo di Earnings Before Taxes) e nemmeno dalle varie poste finanziarie e fiscali (utile netto).
Da quando l’Europa è in recessione e gli Stati Uniti crescono con un tasso inferiore alla propria media decennale, l’EBITDA permette di misurare la tenuta industriale di un’azienda: se i margini operativi mantengono un buon livello in termini assoluti e con una buona percentuale sul fatturato, la società quotata mostra una competitività di rilievo anche in un cotesto estremamente difficile come quello attuale.
L’EBITDA, proprio per questa sua peculiarità, viene spesso utilizzato anche per valutare in modo immediato un’azienda quotata. Nel settore delle utilities elettriche, per esempio, la valutazione di mercato corrente è data dall’EBITDA moltiplicata per 5, sottraendo al risultato i debiti. Per esempio, una società con 100 milioni di EBITDA e 200 milioni di debiti netti, varrebbe in Borsa 300 milioni (ovvero 100 milioni x 5 meno 200 milioni).
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