fondamentali
Tecnologia attraente
15 Febbraio 2013 08:00
giori case d’investimento internazionali prevedono una ripresa delle spese globali per l’information technology nel 2013 con incrementi compresi tra i 3 e i 4 punti percentuali. Tali aumenti saranno trainati soprattutto dalle spese per i segmenti mobile internet, cloud computing, big data, virtualizzazione e social media.
Le società hi tech quotate in Borsa che beneficiano di questi temi dalla crescita di lungo termine dovrebbero continuare a realizzare extra rendimenti rispetto alle medie di mercato nei prossimi anni. Nel medio termine, invece, potrebbero essere i titoli tecnologici ciclici, quali in particolare i semiconduttori e alcuni tecnologici di media qualità, quelli capaci di registrare performance migliori del settore tecnologico nell’attuale scenario di maggiore propensione al rischio da parte degli investitori internazionali. Le ragioni?
Il miglioramento dei loro margini grazie ad una congiuntura economica meno stringente e al rinvio di spese per l’informatica durante la fase più acuta della recessione. Nell’ambito più specifico dell’hardware, a fronte di un declino dei personal computer ci dovrebbe essere un incremento dei volumi più che proporzionale del fatturato relativo alla telefonia mobile: in particolare il mercato degli smartphone potrebbe registrare tassi di aumento dei ricavi a doppia cifra.
Per quanto riguarda in generale le valutazioni del settore hi tech, possiamo aggiungere che si tratta di livelli storicamente bassi giustificati soltanto dal fatto che le stime di crescita economica globale restano molto prudenti. Basti pensare che il rapporto prezzo / utili corrente, pari a 16,6 è nettamente inferiore al 19,1 della media a 5 anni e che, tenuto conto dei profitti attesi per i prossimi 12 mesi, tale rapporto potrebbe scendere a 14,5.
Come dire che il settore hi tech si conferma uno dei più solidi in base ai fondamentali, in virtù di bilanci solidi, baso indebitamento e, in molti casi, liquidità in cassa, offrendo ampi margini di rialzo nei prossimi mesi.
Le società hi tech quotate in Borsa che beneficiano di questi temi dalla crescita di lungo termine dovrebbero continuare a realizzare extra rendimenti rispetto alle medie di mercato nei prossimi anni. Nel medio termine, invece, potrebbero essere i titoli tecnologici ciclici, quali in particolare i semiconduttori e alcuni tecnologici di media qualità, quelli capaci di registrare performance migliori del settore tecnologico nell’attuale scenario di maggiore propensione al rischio da parte degli investitori internazionali. Le ragioni?
Il miglioramento dei loro margini grazie ad una congiuntura economica meno stringente e al rinvio di spese per l’informatica durante la fase più acuta della recessione. Nell’ambito più specifico dell’hardware, a fronte di un declino dei personal computer ci dovrebbe essere un incremento dei volumi più che proporzionale del fatturato relativo alla telefonia mobile: in particolare il mercato degli smartphone potrebbe registrare tassi di aumento dei ricavi a doppia cifra.
Per quanto riguarda in generale le valutazioni del settore hi tech, possiamo aggiungere che si tratta di livelli storicamente bassi giustificati soltanto dal fatto che le stime di crescita economica globale restano molto prudenti. Basti pensare che il rapporto prezzo / utili corrente, pari a 16,6 è nettamente inferiore al 19,1 della media a 5 anni e che, tenuto conto dei profitti attesi per i prossimi 12 mesi, tale rapporto potrebbe scendere a 14,5.
Come dire che il settore hi tech si conferma uno dei più solidi in base ai fondamentali, in virtù di bilanci solidi, baso indebitamento e, in molti casi, liquidità in cassa, offrendo ampi margini di rialzo nei prossimi mesi.
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