esportazioni
Fuga dei fondi dall’oro
18 Febbraio 2013 09:00
i scorso è stata infranta, al ribasso, la soglia psicologica dei 1.600 dollari l’oncia, quota che non si vedeva dall’agosto 2012. A trainare la correzione del prezzo dell’oro, che dal settembre 2012 a oggi ha perso oltre il 10% del proprio valore, adesso sembrano essere soprattutto i grandi fondi d’investimento statunitensi.
In base ai dati comunicati dalla Sec (la Consob americana), infatti, molti tra i principali asset manager a stelle e strisce hanno ridotto o, addirittura in qualche caso azzerato, l’esposizione al metallo giallo. L’effetto si è fatto sentire sul patrimonio degli etf in oro che dalle 2,45 tonnellate di dicembre è sceso a 2,42 tonnellate il 15 febbraio scorso.
Anche la speculazione, cioè gli investitori che utilizzano i derivati per scommettere sull’oro sul mercato Comex, mostra segnali di disaffezione: il numero di posizioni lunghe (cioè quelle che puntano al rialzo delle quotazioni del metallo giallo) risulta in contrazione di oltre il 50% rispetto al massimo dello scorso ottobre.
In base ai dati comunicati dalla Sec (la Consob americana), infatti, molti tra i principali asset manager a stelle e strisce hanno ridotto o, addirittura in qualche caso azzerato, l’esposizione al metallo giallo. L’effetto si è fatto sentire sul patrimonio degli etf in oro che dalle 2,45 tonnellate di dicembre è sceso a 2,42 tonnellate il 15 febbraio scorso.
Anche la speculazione, cioè gli investitori che utilizzano i derivati per scommettere sull’oro sul mercato Comex, mostra segnali di disaffezione: il numero di posizioni lunghe (cioè quelle che puntano al rialzo delle quotazioni del metallo giallo) risulta in contrazione di oltre il 50% rispetto al massimo dello scorso ottobre.
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