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Niente crisi per il lusso

28 Febbraio 2013 08:00

financialounge -  consumi crescita economica indice lusso mercati emergenti performance settori
so molto negli ultimi 4 anni. E per alcuni potrebbe avere il fiato corto. Resta il fatto che il settore del lusso e dei grandi marchi internazionali è uno sui quali gli analisti finanziari puntano anche per quest’anno.

Prendendo in esame l’S&P Global Luxury, l’indice che riflette l’andamento di 80 tra le più importanti e blasonate società del settore lusso e i grandi marchi, si scopre che la performance negli ultimi 4 anni, dal 31 gennaio 2009 al 31 gennaio scorso, è stata del 223,16%, pari al 34,02% annuo composto: nello stesso periodo, l’MSCI World, rappresentativo delle 5.000 società dei diversi settori quotate in Borsa e più importanti in tutto il mondo, ha messo a segno un guadagno complessivo (comprensivo anche dei dividendi) dell’87,65%, pari al 17,01% annuo.

Tuttavia, forse ancora più rilevante per l’investitore, è sapere che nei singoli ultimi 4 anni il settore lusso ha sempre fatto meglio dell’MSCI World: nel 2009 (+49,08% contro il 30,78%), nel 2010 (+42,67% contro +12,47%), nel 2011 (-3,55% contro -5,01%) e l’anno scorso (+23,81% contro +16,6%).

E, nonostante queste brillanti perfomance, il settore non sembra sopravvalutato: il rapporto prezzo/utili (p/e) dell’S&P Global Luxury index è a quota 17,35 che però scende a 15,69 tenendo conto delle attese degli utili di quest’anno, contro il 16,85 della media degli ultimi anni. Merito, secondo gli analisti, della crescita dei consumi di fascia alta nei paesi emergenti più dinamici e della sostanziale tenuta in quella dei mercati sviluppati.

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