centri commerciali
Fly to quality anche per i centri commerciali
1 Marzo 2013 10:00
lungata fase recessiva che sta interessando l’Italia e che dovrebbe aver fatto segnare una contrazione delle vendite nella grande distribuzione intorno al 5% rispetto al 2011, ha impatti anche sui centri commerciali.
Infatti, in base ai primi consuntivi, nel 2012 le nuove aperture di centri commerciali sono diminuite del 24% spingendo gli investitori al cosiddetto fly to quality, fenomeno che tende a privilegiare le location primarie e più centrali rispetto a quelle secondarie e meno in vista.
Infatti, i canoni di affitto delle location primarie di Milano e Roma si mantengono su livelli sostenuti: se il West End di Londra è in testa con 9.200 euro e Parigi la insegue con 8.820 euro, Milano (4.000 euro) e Roma (3.500 euro) sono sullo stesso livello di Francoforte (3.600 euro) e al di sopra di Madrid (2.500 euro).
Infatti, in base ai primi consuntivi, nel 2012 le nuove aperture di centri commerciali sono diminuite del 24% spingendo gli investitori al cosiddetto fly to quality, fenomeno che tende a privilegiare le location primarie e più centrali rispetto a quelle secondarie e meno in vista.
Infatti, i canoni di affitto delle location primarie di Milano e Roma si mantengono su livelli sostenuti: se il West End di Londra è in testa con 9.200 euro e Parigi la insegue con 8.820 euro, Milano (4.000 euro) e Roma (3.500 euro) sono sullo stesso livello di Francoforte (3.600 euro) e al di sopra di Madrid (2.500 euro).
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