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Il ruolo del collateral nel debito

4 Marzo 2013 20:00

financialounge -  collateral debito pubblico economia elezioni italia leva finanziaria Maurizio Novelli sequester USA volatilità Zest Asset Management
assistendo ad un ritorno della volatilità per l’esito incerto delle elezioni in Italia in concomitanza con altri fattori politici, potenzialmente negativi, che si stanno accumulando negli Stati Uniti con il cosiddetto "sequestrer”, ovvero, i tagli automatici di spesa pubblica che potrebbero generarsi senza un accordo tra Repubblicani e Democratici.

“Tuttavia, è sempre più importante cercare di concentrarsi sui fondamentali dell’economia perché è solo da queste variabili che possiamo capire come può evolversi il trend a sei / nove mesi sui mercati finanziari” sottolinea a FinanciaLounge Maurizio Novelli, Global Strategist di Zest Asset Management che poi aggiunge:

“Continuo a ritenere che le aspettative di crescita nella seconda parte dell’anno siano sovrastimate e, soprattutto, non tengano conto dell’acceso dibattito in corso tra economisti su alcuni aspetti che riguardano il debito e le sue implicazioni sull’economia. Il debito e la capacità di produrre debito del sistema sono il vero motore della crescita dell'economia e non viceversa: risulta pertanto difficile attendersi crescita economica accettabile in un sistema già oberato dal debito” argomenta Maurizio Novelli per il quale, inoltre, il debito di qualcuno non necessariamente corrisponde al risparmio accumulato e messo a disposizione da qualcun'altro.

“La leva finanziaria mondiale del 2006/2007 non è stata sostenuta dal risparmio disponibile o dall'eccesso di risparmio cinese, ma dall'effetto moltiplicatore della moneta e del credito generata dal sistema finanziario e tale leva si è sostenuta grazie al valore del collateral. È collateral tutto ciò che utilizziamo per garantire un debito. E per questo motivo che il leverage è pro ciclico e tende ad aumentare quando il ciclo economico, sostenuto dal ciclo del debito, si espande, mentre si riduce quando la contrazione del debito produce una contrazione del ciclo economico".

"Se il leverage è pro ciclico, anche l'effetto moltiplicatore sulla moneta del collateral è prociclico perché è il valore del collateral che sostiene il debito e rende dunque il debito sostenibile. È quindi evidente che esiste una qualche correlazione positiva tra ciclo del debito e valore del collateral. Infatti se una banca eroga credito per acquistare una attività reale o finanziaria che poi viene messa a garanzia del prestito, il meccanismo che si crea è destinato a far salire il valore del collateral teoricamente all'infinito. Infatti, potrei ricevere un credito, acquistare un bene, metterlo a garanzia, ottenere un altro prestito e ripetere all'infinito tale operazione, sostenendo dunque una domanda di collateral basata solo su debito. Per questo motivo il valore del collateral è uno degli ingredienti alla base del moltiplicatore della moneta e del credito ed è prociclico".

"Tre concetti importanti emergono quindi da questa argomentazione:
1) lo stock di debito del sistema economico mondiale non è necessariamente finanziato dal risparmio internazionale;
2) il collaterale è una variabile importantissima dei meccanismi che sono alla base del moltiplicatore della moneta e del credito;
3) il debito e le sue dinamiche sono una delle variabili più importanti per la crescita dell'economia” attesta Maurizio Novelli.

Nel momento in cui il reddito reale non cresce e l'economia è comunque sostenuta da crescita basata in buona parte su debito (come normalmente avviene), ecco arrivare in soccorso al consumatore l'aumento di valore del collateral. Immobili e portafogli finanziari si rivalutano grazie al meccanismo prociclico del debito e del collateral che rendono sostenibile il debito.

“A questo punto però, tutto il meccanismo alla base della sostenibilità del debito dipende solo dal valore del collateral e non dall'aumento del reddito reale (così come accaduto negli Stati Uniti dal 2003 al 2007). Il sistema diventa quindi vulnerabile quando si crea uno scollamento tra crescita del debito e crescita del reddito e quando, per compensare tale scollamento, si sostiene il debito solo con la rivalutazione del valore del collaterale messo a garanzia (vedi real estate USA)” rivela Maurizio Novelli.

Nel momento in cui tale meccanismo si interrompe (e cioè reddito e collaterale scendono di valore) si produce però il fenomeno indesiderato di aumento del debito in termini reali nel sistema, anche se il sistema è in fase di deleverage (cioè di riduzione della leva finanziaria). Infatti, rimanendo fermo il valore del debito ma scendendo il valore del collateral, il rapporto debito/asset cresce in termini reali (debt/asset ratio).

Ma anche nel caso in cui il valore del collateral scende ad un ritmo superiore rispetto al rimborso del debito (deleverage) il debt/asset ratio sale e quindi il debito in termini reali aumenta (è il caso del crollo nei valori mobiliari ed immobiliari del 2008).

Il fenomeno di aumento del debito in termini reali si accentua anche quando, oltre alla discesa del valore del collateral, si assiste quindi anche alla riduzione dei redditi reali (per un aumento della pressione fiscale, per un aumento della disoccupazione o quant'altro). Questo è il fenomeno nel quale si trova attualmente l'economia dei principali paesi occidentali.

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