crescita economica
In calo gli investimenti fissi della PA
2 Aprile 2013 10:00
5% del 1985 all’1,8% del 2014. È questo il ruolino di marcia, tutt’altro che incoraggiante, degli investimenti pubblici fissi in percentuale sul PIL italiano. Una parabola discendente che fotografa un trend trentennale che, secondo molti esperti, è tra le cause che concorrono principalmente alla scarsa crescita del Paese.
Quest’anno, gli investimenti fissi della pubblica amministrazione (PA) non andranno oltre i 29,7 miliardi, cioè il 2,15% in meno rispetto ai 30,4 miliardi dello scorso anno. Per tornare ai livelli se non degli anni ottanta, almeno a quelli degli anni novanta, ovvero quando gli investimenti pubblici fissi in percentuale sul PIL italiano oscillavano tra il 2,2% e il 2,5%, è necessario incentivare la partecipazione del capitale dei privati soprattutto per le opere infrastrutturali e urbane.
Una strada che, però, necessita non soltanto di una selezione delle opere finanziabili ma anche di regole certe anche in campo fiscale per non vanificare gli interessi degli investitori privati.
Quest’anno, gli investimenti fissi della pubblica amministrazione (PA) non andranno oltre i 29,7 miliardi, cioè il 2,15% in meno rispetto ai 30,4 miliardi dello scorso anno. Per tornare ai livelli se non degli anni ottanta, almeno a quelli degli anni novanta, ovvero quando gli investimenti pubblici fissi in percentuale sul PIL italiano oscillavano tra il 2,2% e il 2,5%, è necessario incentivare la partecipazione del capitale dei privati soprattutto per le opere infrastrutturali e urbane.
Una strada che, però, necessita non soltanto di una selezione delle opere finanziabili ma anche di regole certe anche in campo fiscale per non vanificare gli interessi degli investitori privati.
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