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Quel giusto mix

8 Aprile 2013 08:00

financialounge -  bear bull Fondi obbligazionari indice opportunità di investimento portafoglio rendimenti
n molti a ritenere il mercato obbligazionario a forte rischio correzione. Costoro paventano che, dopo un bull market che dura da oltre 30 anni, il settore obbligazionario sia destinato se non a un vero e proprio bear market quantomeno ad un robusto calo delle quotazioni per far aumentare i rendimenti che sono schiacciati sui minimi storici.

Anche senza condividere una posizione catastrofista per il segmento a reddito fisso, è opportuno che gli investitori non si facciano trovare eccessivamente esposti sui titoli governativi e sulle obbligazioni societarie. Una possibile soluzione consiste nel sottoscrivere un buon fondo obbligazionario misto, i prodotti del risparmio gestito che, pur investendo prevalentemente in bond e in certificati, emessi da emittenti sovrani e/o da istituzioni sovranazionali promosse da enti sovrani denominati in tutte le valute del mondo, sono autorizzati ad investire fino al 20% dell’attivo in azioni.

In virtù di questo mix di portafoglio i fondi obbligazionari misti sono nelle condizioni di ricavare gran parte delle opportunità presenti sul mercato obbligazionario (e cioè dai titoli governativi ai bond societari, dalle convertibili agli high yield, dall’inflation linked bond ecc.), su quello valutario (valute estere comprese quelle dei paesi emergenti) ma anche di partecipare, con una discreta percentuale, ai guadagni di Borsa.

E, i risultati degli ultimi anni dimostrano che i fondi obbligazionari misti sono riusciti a offrire un buon rendimento a fronte di un rischio non molto superiore a quello tipico di un portafoglio obbligazionario al 100%.

L’indice dei fondi obbligazionari misti, per esempio, da inizio anno ha registrato un +0,46%, a un anno +6,10% e a due anni +8,72% contro, rispettivamente, il +0,26%, il +4,94% e il +8,54% dell’indice generale dei fondi obbligazionari. Il tutto con una volatilità annualizzata del 4,33% per i fondi obbligazionari misti rispetto al 3,1% dei fondi obbligazionari.

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