Asia

Birmania nuova frontiera

11 Giugno 2013 09:00

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e e investitori devono tenere d’occhio la Birmania. Per McKinsey il Paese rappresenta una prospettiva altamente inusuale ma promettente: un’economia sottosviluppata con molti vantaggi, nel cuore della regione a più alta crescita mondiale.

“Patria di 60 milioni di abitanti (46 milioni in età lavorativa) – scrive McKinsey – questa nazione asiatica ha risorse naturali abbondanti ed è vicina a un mercato di mezzo miliardo di persone. E la situazione di acerbo sviluppo economico dà un vantaggio da “terreno ancora da edificare”. Gestita bene, la Birmania potrebbe quadruplicare la sua economia, da 45miliardi di dollari del 2010 a più di 200 nel 2030.

Se i trend demografici e di produttività del lavoro continuano, la Birmania potrebbe crescere di quasi il 4% all’anno. E ha il potenziale di crescere dell’8% annuo se il tasso di crescita della produttività del lavoro accelera al 7 annuale dal 2,7%, un’impresa difficile ma non senza precedenti. McKinsey fa comunque notare che “solo un’economia diversificata può raddoppiare la produttività del lavoro, fare affidamento esclusivamente sull’energia e l’estrazione non è sufficiente”.

Così lo studio degli esperti della consulenza individua quattro aree che fino a oggi hanno trovato poca attenzione ma che potrebbero sostenere la crescita e la produttività: lo sfruttamento delle tecnologie digitali, il che però richiede un aggressivo piano per le telecomunicazioni e le infrastrutture; uno spostamento verso la manifattura, necessario a fronte invece di un’economia che ha aumentato la propria dipendenza dall’agricoltura; la preparazione all’urbanizzazione, con la quota della popolazione delle grandi città che potrebbe raddoppiare, dal 13%di oggi al 25% nel 2030; una riconnessione con il mondo attraverso investimenti, commercio e flusso di persone (i volumi commerciali non sono solo bassi ma anche scarsamente diversificati).

La nazione potenzialmente ha bisogno di più di 170 miliardi di dollari di capitale straniero per far fronte alle necessità di 650 miliardi di dollari di investimenti complessivi e dovrà sviluppare una strategia mirata per attirarli.

In questo scenario McKinsey rileva che le imprese nazionali potrebbero guardare a opportunità in mercati differenti, raggiungere velocemente standard di qualità internazionali ed esplorare partnership straniere. Le compagnie internazionali devono muoversi velocemente, essere preparate a impegnarsi in Birmania nel lungo periodo e considerare partnership con aziende locali.

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