credit crunch
Un passo concreto per aiutare le aziende italiane?
31 Luglio 2013 11:00
e banche e alcune società di gestione del risparmio hanno allo studio la creazione di credit funds, cioè di fondi d’investimento che hanno l’obiettivo di investire in mini bond.
Questi ultimi, rilanciati anche dal punto di vista normativo e fiscale dal Decreto Sviluppo del Governo, sono finalizzati a finanziare le medie, piccole e micro imprese italiane non quotate che rappresentano l’ossatura nevralgica della manifattura made in Italy.
Un’alternativa importante al canale bancario soprattutto in un momento come l’attuale caratterizzato dal credit crunch, cioè dalla restrizione dei rubinetti del finanziamento classico degli istituti di credito. Il problema è avviare la diffusione di questi strumenti presso il pubblico superando l'ostacolo della scarsa liquidità di questi titoli il cui ammontare emesso potrebbe anche non superare il milione di euro. A questo ci sta pensando il Tesoro tramite il proprio braccio finanziario, la Cassa Depositi e Prestiti.
La strada scelta dovrebbe essere quella di potenziare l’operatività del Fondo Centrale di Garanzia tramite il quale assicurare tutte le garanzie richieste anche da parte dei tanti investitori internazionali interessati. Verrebbe quindi costituito una sorta di fondo di fondi di mini bond più facile di collocare presso gli investitori in quanto garantirebbe maggiore liquidità agli scambi e una più ampia diversificazione del rischio.
Questi ultimi, rilanciati anche dal punto di vista normativo e fiscale dal Decreto Sviluppo del Governo, sono finalizzati a finanziare le medie, piccole e micro imprese italiane non quotate che rappresentano l’ossatura nevralgica della manifattura made in Italy.
Un’alternativa importante al canale bancario soprattutto in un momento come l’attuale caratterizzato dal credit crunch, cioè dalla restrizione dei rubinetti del finanziamento classico degli istituti di credito. Il problema è avviare la diffusione di questi strumenti presso il pubblico superando l'ostacolo della scarsa liquidità di questi titoli il cui ammontare emesso potrebbe anche non superare il milione di euro. A questo ci sta pensando il Tesoro tramite il proprio braccio finanziario, la Cassa Depositi e Prestiti.
La strada scelta dovrebbe essere quella di potenziare l’operatività del Fondo Centrale di Garanzia tramite il quale assicurare tutte le garanzie richieste anche da parte dei tanti investitori internazionali interessati. Verrebbe quindi costituito una sorta di fondo di fondi di mini bond più facile di collocare presso gli investitori in quanto garantirebbe maggiore liquidità agli scambi e una più ampia diversificazione del rischio.
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