Diversified Alpha Plus Fund
Diversified Alpha Plus Fund - 31 luglio 2013
14 Agosto 2013 09:30
ati sulla crescita globale continuano a indicare sviluppi divergenti nelle principali regioni. La crescita è aumentata nei paesi del G-4, trainata dall'area Euro, mentre dai dati statunitensi è emerso un quadro più disomogeneo. L’Asia si conferma debole: gli indicatori economici e le indagini aziendali confermano una perdita di slancio.
2. In linea con questi sviluppi, anche le performance dei mercati finanziari nelle ultime due settimane di luglio sono state divergenti: i mercati azionari dell'area Euro hanno riportato risultati interessanti, con l'Eurostoxx in ascesa del 3%; mentre i mercati azionari globali sono rimasti per lo più invariati. Il calo del 6% del Topix riflette le forti preoccupazioni sulle prospettive strutturali del Giappone, a seguito delle elezioni alla Camera Alta nipponica. Le materie prime e le valute dei mercati emergenti hanno riportato rendimenti negativi.
3. Dal 15 luglio il comparto ha generato una performance pari allo 0,95%. Le posizioni già esistenti e quelle nuovamente ricostituite nell'area euro, come quelle in titoli value dell'Eurozona e in obbligazioni greche, hanno contribuito positivamente alla performance. Anche le posizioni corte su valute legate alle materie prime, come il peso cileno e il rublo russo, hanno dato un apporto positivo. La posizione lunga sulle azioni giapponesi ha fornito il maggiore contributo negativo.
4. Il comparto mantiene un'esposizione moderata agli asset rischiosi, con un'esposizione azionaria netta equivalente al 16,4%. L'esposizione netta è stata leggermente incrementata in considerazione della dinamica di crescita in miglioramento nei paesi del G-4, dove i rischi di inasprimento delle politiche sono parzialmente diminuiti.
5. Abbiamo continuato a ridurre e a eliminare numerose posizioni legate al rallentamento della Cina: le autorità attualmente sembrerebbero non propendere per un inasprimento monetario, ma propense a mantenere l'attuale ritmo di crescita. Riteniamo che questi sforzi non daranno gli esiti sperati, alla luce dei tassi di crescita tendenziale cinese, nettamente inferiori alla soglia del 7% più volte menzionata.
6. Abbiamo aggiunto posizioni legate alla nostra tesi su una ripresa dell'area Euro. Abbiamo acquistato obbligazioni portoghesi a breve termine e azioni dell'area Euro e abbiamo ridotto l'esposizione ai bund a 10 anni rispetto ai Treasury statunitensi. Abbiamo inoltre riaperto una posizione lunga sui produttori automobilistici europei più o rientati verso il mercato domestico.
7. Abbiamo eliminato la posizione lunga sul dollaro USA rispetto alle valute del G-4 e metà delle posizioni lunghe sul mercato azionario giapponese poiché queste posizioni hanno raggiunto i livelli di stop-loss.
8. Le nostre previsioni restano invariate. Il mondo sviluppato sta tentando di risvegliare la crescita globale dal suo torpore. Gli Stati Uniti sembrano riprendersi dalla fase di debolezza mentre l'area Euro sta uscendo dalla recessione ed entro fine anno dovrebbe raggiungere una crescita del PIL prossima all'1%. Nel frattempo, la crescita dei mercati emergenti rimane debole (pari solo al 2,2% se escludiamo la Cina!) e la cosiddetta «Abeconomics» è tuttora intenta a generare una ripresa sostenibile in Giappone. Restiamo dell'avviso che l'attuale rivalutazione degli asset a elevato rendimento verificatasi di recente sia ben lungi dall'essersi esaurita, sebbene continuerà ad un ritmo più lento considerando le prospettive di moderata crescita globale.
Consulta la gallery per maggiori informazioni legate al comparto.
Consulta la scheda nella sezione fondi per accedere ai documenti associati al Diversified Alpha Plus Fund.
ARTICOLO AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E QUALIFICATI.
Tutti
gli investimenti comportano dei rischi, tra cui la possibile perdita
del capitale. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore/autori alla
data di pubblicazione del documento e possono variare in qualsiasi
momento a causa di cambiamenti del mercato o delle condizioni
economiche.
Tutte le informazioni concernenti, i rendimenti attesi e
le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle
analisi e delle opinioni dell’autore/autori. Pertanto, talune
conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non
realizzarsi.
I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati
futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile
perdita del capitale.
2. In linea con questi sviluppi, anche le performance dei mercati finanziari nelle ultime due settimane di luglio sono state divergenti: i mercati azionari dell'area Euro hanno riportato risultati interessanti, con l'Eurostoxx in ascesa del 3%; mentre i mercati azionari globali sono rimasti per lo più invariati. Il calo del 6% del Topix riflette le forti preoccupazioni sulle prospettive strutturali del Giappone, a seguito delle elezioni alla Camera Alta nipponica. Le materie prime e le valute dei mercati emergenti hanno riportato rendimenti negativi.
3. Dal 15 luglio il comparto ha generato una performance pari allo 0,95%. Le posizioni già esistenti e quelle nuovamente ricostituite nell'area euro, come quelle in titoli value dell'Eurozona e in obbligazioni greche, hanno contribuito positivamente alla performance. Anche le posizioni corte su valute legate alle materie prime, come il peso cileno e il rublo russo, hanno dato un apporto positivo. La posizione lunga sulle azioni giapponesi ha fornito il maggiore contributo negativo.
4. Il comparto mantiene un'esposizione moderata agli asset rischiosi, con un'esposizione azionaria netta equivalente al 16,4%. L'esposizione netta è stata leggermente incrementata in considerazione della dinamica di crescita in miglioramento nei paesi del G-4, dove i rischi di inasprimento delle politiche sono parzialmente diminuiti.
5. Abbiamo continuato a ridurre e a eliminare numerose posizioni legate al rallentamento della Cina: le autorità attualmente sembrerebbero non propendere per un inasprimento monetario, ma propense a mantenere l'attuale ritmo di crescita. Riteniamo che questi sforzi non daranno gli esiti sperati, alla luce dei tassi di crescita tendenziale cinese, nettamente inferiori alla soglia del 7% più volte menzionata.
6. Abbiamo aggiunto posizioni legate alla nostra tesi su una ripresa dell'area Euro. Abbiamo acquistato obbligazioni portoghesi a breve termine e azioni dell'area Euro e abbiamo ridotto l'esposizione ai bund a 10 anni rispetto ai Treasury statunitensi. Abbiamo inoltre riaperto una posizione lunga sui produttori automobilistici europei più o rientati verso il mercato domestico.
7. Abbiamo eliminato la posizione lunga sul dollaro USA rispetto alle valute del G-4 e metà delle posizioni lunghe sul mercato azionario giapponese poiché queste posizioni hanno raggiunto i livelli di stop-loss.
8. Le nostre previsioni restano invariate. Il mondo sviluppato sta tentando di risvegliare la crescita globale dal suo torpore. Gli Stati Uniti sembrano riprendersi dalla fase di debolezza mentre l'area Euro sta uscendo dalla recessione ed entro fine anno dovrebbe raggiungere una crescita del PIL prossima all'1%. Nel frattempo, la crescita dei mercati emergenti rimane debole (pari solo al 2,2% se escludiamo la Cina!) e la cosiddetta «Abeconomics» è tuttora intenta a generare una ripresa sostenibile in Giappone. Restiamo dell'avviso che l'attuale rivalutazione degli asset a elevato rendimento verificatasi di recente sia ben lungi dall'essersi esaurita, sebbene continuerà ad un ritmo più lento considerando le prospettive di moderata crescita globale.
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le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle
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conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non
realizzarsi.
I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati
futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile
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