Le scommesse fanno ricco l'erario

ni, popolo di santi, poeti, naviganti e scommettitori. Fuor di metafora, in una speciale graduatoria, compilata a livello mondiale, raccogliendo i dati di H2 Gamblin Capital, Agenzia Dogane e Monopoli e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha messo in fila i principali paesi dove sono state registrate le vincite lorde di tutti i giochi legali, l’Italia si è piazzata al quarto posto, preceduta solo da Stati Uniti, Cina e Giappone, posizionandosi davanti a Australia, Regno Unito, Canada, Germania, Francia e Spagna.

Nel nostro paese la raccolta totale delle scommesse legalizzate ha toccato nel 2012 quota 87,1 miliardi, cioè il 9,14% in più rispetto ai 79,8 miliardi del 2011. A trainare i ricavi del settore sono soprattutto le slot machine nei bar attivate con monete (27,4 miliardi di fatturato 2012) e le video lotterie (21,3 miliardi).

Ma molto forte è anche l’appeal esercitato dal poker e dai casinò online (14 miliardi il giro d’affari) mentre lotterie gratta e vinci (9,8 miliardi), Lotto e Superenalotto (8 miliardi) e Bingo e giochi sportivi (6,6 miliardi) mostrano una contrazione dei ricavi rispetto al 2011.

Un business, quello del gioco legale, che ha ampie ricadute positive sui conti pubblici: il gettito complessivo per lo stato derivante dai giochi si è attestato a 13,7 miliardi nel 2011, a 12,9 miliardi l’anno scorso e a 6,5 miliardi nei primi sei mesi di quest’anno.