BNP Paribas Investment Partners
Le due colonne del lusso
4 Ottobre 2013 08:00
tore dei beni di consumo di lusso è riuscito anche in questa prima contrastata parte dell’anno a registrare performance migliori rispetto alla media. Dal primo gennaio al 20 settembre scorso, l’MSCI Textiles, Apparel & Luxury Goods ha messo a segno un rialzo del 22,03% contro il 16,79% dell’MSCI World index. Per quanto riguarda invece il fatturato, che nel primo semestre ha segnato un aumento del 7% a livello globale, si prevede un sostanziale bis per la seconda parte dell’anno. Le ragioni di questa view positiva sono diverse.
La prima è che le preoccupazioni relative al rallentamento della crescita in Cina, che hanno fortemente penalizzato gli investitori nel primo semestre 2013, sembrano ora esagerate anche perché la crescita di Pechino è comunque superiore al 7% e la ricchezza e le disponibilità di spesa della classe media cinese permette un incremento della propensione per i beni di lusso occidentali. Inoltre, l’industria globale del lusso poggia ancora su due solide colonne di consumatori, quasi equamente distribuiti; da una parte quelli americani e giapponesi e dall’altra quelli della Cina, della Russia, del Medio Oriente, del Brasile e di altri nuovi mercati.
Tuttavia, anche nel settore del lusso, non tutti i titoli sono uguali e, soprattutto, mostrano le medesime valutazioni e potenzialità di guadagno. Anzi, trattandosi di un settore scambiato in Borsa con multipli molto superiori alla media di mercato, ci possono essere titoli che continuano a correre anche se oggettivamente sopravvalutati rispetto ai propri fondamentali e altri che invece appiano trascurati.
La raccomandazione è pertanto quella di sottoscrivere un buon fondo azionario specializzato a gestione attiva come, per esempio, Credit Suisse Equity Luxury Goods, Credit Suisse Equity Fund Global Prestige, Inveco Global Leisure, BNP Par. L1 Equity World Consumer Durables, Pictet Premium Brands, Fidelity Funds - Global Consumer Industries Fund, Morgan Stanley Investment Funds - Global Brands e J.P. Morgan Fund Global Consumer Trends.
La prima è che le preoccupazioni relative al rallentamento della crescita in Cina, che hanno fortemente penalizzato gli investitori nel primo semestre 2013, sembrano ora esagerate anche perché la crescita di Pechino è comunque superiore al 7% e la ricchezza e le disponibilità di spesa della classe media cinese permette un incremento della propensione per i beni di lusso occidentali. Inoltre, l’industria globale del lusso poggia ancora su due solide colonne di consumatori, quasi equamente distribuiti; da una parte quelli americani e giapponesi e dall’altra quelli della Cina, della Russia, del Medio Oriente, del Brasile e di altri nuovi mercati.
Tuttavia, anche nel settore del lusso, non tutti i titoli sono uguali e, soprattutto, mostrano le medesime valutazioni e potenzialità di guadagno. Anzi, trattandosi di un settore scambiato in Borsa con multipli molto superiori alla media di mercato, ci possono essere titoli che continuano a correre anche se oggettivamente sopravvalutati rispetto ai propri fondamentali e altri che invece appiano trascurati.
La raccomandazione è pertanto quella di sottoscrivere un buon fondo azionario specializzato a gestione attiva come, per esempio, Credit Suisse Equity Luxury Goods, Credit Suisse Equity Fund Global Prestige, Inveco Global Leisure, BNP Par. L1 Equity World Consumer Durables, Pictet Premium Brands, Fidelity Funds - Global Consumer Industries Fund, Morgan Stanley Investment Funds - Global Brands e J.P. Morgan Fund Global Consumer Trends.
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