L’Emea e le Americhe spingono il project finance

tore del project finance, cioè l’insieme delle operazioni di finanziamento a lungo termine in cui il ristoro del finanziamento è garantito dai flussi di cassa previsti dalla gestione dell'opera prevista nel progetto, nei primi nove mesi del 2013 ha registrato un giro d’affari di 147 miliardi di dollari a livello globale, con un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) è stato il mercato più attivo, con il 44,9% delle attività globali di mercato. Nel terzo trimestre, il project finance nelle Americhe ha fatto segnare un calo del 40,8% dei ricavi rispetto al secondo trimestre, attestandosi a poco meno di 10 miliardi di dollari rispetto ai 16,9 miliardi dollari USA nell'ultimo trimestre: nonostante questa battuta d’arresto in termini di volume, la forza del secondo trimestre ha guidato il fatturato nelle Americhe nei primi nove mesi che infatti risultano in crescita del 22,7 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I progetti basati nell’area dell’EMEA nel terzo trimestre hanno ottenuto soltanto 16,3 miliardi dollari di finanziamenti ripartiti tra 38 progetti, con un decremento del 33,6% rispetto ai 24,6 miliardi dollari del secondo trimestre. Da inizio anno i volumi dell’area EMEA sono aumentate del 21,6 % rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con i settori Oil&Gas e dei trasporti che rappresentano, rispettivamente, il 29,2 % e il 28,5 % del totale.

L’area Asia Pacifico e Giappone ha raggiunto un volume di ricavi di 46,3 miliardi dollari nei primi nove mesi con il settore petrolchimico in forte ascesa grazie soprattutto al progetto, finanziato da Giappone e Kuwait, per la costruzione della nuova raffineria di Nghi Son, in Vietnam, del valore di 9 miliardi di dollari.