Azerbaijan

Azerbaijan, legame sempre più stretto con l’Italia

4 Novembre 2013 08:00

financialounge -  Azerbaijan fondi sovrani italia petrolio settore energetico Trans Adriatic Pipeline
non tutti sanno che nel 2011, durante la crisi libica che aveva provocato il blocco delle esportazioni di greggio in Italia, l’Azerbaijan era subentrato prontamente, diventando il primo fornitore di petrolio all’Italia. Situazione ripetutasi tra la primavera e l’estate di quest’anno, quando le tensioni tra Cirenaica e Tripolitania in Libia hanno riportato in prima linea i rifornimenti da Baku.

In prospettiva, il legame tra l’Italia e l’Azerbaijan, è destinato a rafforzarsi ulteriormente dopo che il consorzio che gestisce il giacimento di gas Shan Deniz II (che fa capo alla compagnia azera di stato Socar e il gruppo petrolifero britannico Bp) ha scelto il Trans Adriatic Pipeline (TAP) come infrastruttura di trasporto del gas azero verso l’Europa meridionale.

E, se da un lato le esportazioni petrolifere dopo il picco di un milione di barili al giorno toccato nel 2010 si sono attestate a 900 mila barili giornalieri, dall’altro le stime di produzione di gas sono in continuo miglioramento: in base alle ultime dichiarazioni del ministro azero dell’energia, Natig Aliyev, la produzione di gas dovrebbe passare dagli attuali 27 miliardi di metri cubi annui ai 40 miliardi entro il 2025 per poi crescere ulteriormente negli anni successivi.

Non a caso, le autorità azere si aspettano nei prossimi 20 anni entrate per circa 200 miliardi di dollari dalle vendite di gas: un fiume di denaro che andrà a rafforzare le casse del già solido fondo sovrano che dai 270 milioni di dollari del 1999 è arrivato a custodire ricchezze e partecipazioni finanziarie il giro per il mondo per un controvalore complessivo superiore ai 35 miliardi di dollari.

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