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USA: si dirada la nebbia dopo lo shutdown

10 Dicembre 2013 11:26

financialounge -  consumi crescita economica Eurozona inflazione occupazione tapering USA
onomia USA ha reagito bene ai 14 giorni di shutdown. È quanto emerge dagli indicatori economici di ottobre che hanno indicato una crescita dei posti di lavoro di 204 mila unità dopo che i numeri del mese precedente sono stati rivisti al rialzo. Così, in contrasto con le statistiche pubblicate precedentemente, i nuovi lavori creati al mese nei primi nove mesi del 2013 sono stati 184mila e non 166mila.

“Un livello leggermente più alto della media del 2012 – hanno commentato gli esperti di Vontobel nell’Investors’ Outlook di dicembre – mentre la disoccupazione è salita invece dal 7,2% al 7,4% a ottobre. In ogni caso, questi numeri sono stati compilati come parte di un sondaggio telefonico ed è probabile che molti dei dipendenti federali colpiti dallo shutdown del governo abbiano dichiarato non correttamente che erano disoccupati. Perciò ci attendiamo una caduta decisa del tasso di disoccupazione a novembre”.

Allo stesso tempo a ottobre c’è stato un aumento degli stipendi reali dell’1,2%, il maggior aumento dal 2009. Gli analisti di Vontobel fanno notare che un aumento dell’occupazione abbinato a più alti stipendi reali aumenta il reddito disponibile, il che si traduce in una spinta alla spesa per i consumi. Ecco perché non è stata una sorpresa che le vendite retail del mese abbiano sperimentato una solida crescita, del 3,9% su base annua. Alcuni indicatori di sentiment tuttavia sono stati meno positivi, per esempio c’è stata una diminuzione della fiducia dei consumatori. Gli analisti di Vontobel tuttavia non si dicono particolarmente preoccupati su questo fronte. Piuttosto, la domanda cruciale riguarda il tapering: quando inizierà?

Vontobel ritiene che non ci siano motivi per pensare che la politica della Fed cambi dopo l’arrivo alla presidenza di Janet Yellen: la Banca centrale continuerà a gestire la sua politica con il doppio obiettivo del mercato del lavoro e dell’inflazione. Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi, il declino all’1% è attribuibile alla caduta dei prezzi dell’energia, sebbene l’attesa è per un’inflazione destinata ad aumentare ancora nei mesi a venire.

Tuttavia, Vontobel, non ritiene probabile che superi la soglia critica del 2,5% nei prossimi due anni. L’attesa è cosi che la Fed annunci la sua intenzione di avviare il tapering tra gennaio e aprile 2014. “Alla luce di questo – spiegano gli analisti di Vontobel – il programma di acquisto di bond della Fed dovrebbe terminare nei primi quattro mesi del 2014”.

Nell’Eurozona, infine, sebbene la ripresa sia intatta, gli esperti ritengono sia molto meno dinamica che negli USA, attestandosi nel 2014 sotto quella a stelle e strisce. In particolare, il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE non genererà probabilmente uno stimolo significativo all’economia, dal momento che questa mossa è stata per prima cosa una risposta alla caduta dell’inflazione.

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