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Dubai già in fermento per l'Expo 2020
6 Febbraio 2014 09:10
o ancora sei anni ma a Dubai già si pensa all’Expo 2020. La manifestazione internazionale, che verrà organizzata dalla città degli Emirati Arabi Uniti dal 4 gennaio al 3 giugno del 2020, ha scelto come tema il “Connecting Minds, Creating the Future” (Connettere le menti, creare il futuro).
Si stima che possano essere 25 i milioni di visitatori per la manifestazione che, peraltro, coinciderebbe anche con il 50° anniversario dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti. Stime che, qualora fossero confermate, garantirebbero l’arrivo anche di potenziali investitori interessati al settore immobiliare, da sempre una delle perle della città.
E, chi paventa il rischio di una nuova bolla immobiliare come quella del 2008, le autorità locali rispondono che ora la crescita è più mirata: a fronte di una aumento del 3,3% del settore real estate rispetto al 2012, il segmento delle residenze di fascia alta e lusso hanno registrato crescite tra il 10% e il 15%.
Inoltre, la crescita complessiva stimata per il 2013 degli Emirati Arabi Uniti dovrebbe essersi attestata a +5,5%, trainata soprattutto da hotel e ristoranti (+13,7%), e dall’industria (+13,3%). Molto dinamico anche l’afflusso di turisti e businessmen: nei primi nove mesi del 2013 il totale del traffico passeggeri all’aeroporto internazionale di Dubai ha raggiunto quota 49,4 milioni di utenti, il 16% in più rispetto ai 42,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
Dubai, inoltre, non prevede nessuna forma di tassazione sui residenti (molti dei quali sono cittadini di origine pakistana, indiana, nepalese e filippina) mentre le uniche ritenute fiscali sono a carico delle compagnie petrolifere e delle filiali delle grandi banche estere.
Si stima che possano essere 25 i milioni di visitatori per la manifestazione che, peraltro, coinciderebbe anche con il 50° anniversario dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti. Stime che, qualora fossero confermate, garantirebbero l’arrivo anche di potenziali investitori interessati al settore immobiliare, da sempre una delle perle della città.
E, chi paventa il rischio di una nuova bolla immobiliare come quella del 2008, le autorità locali rispondono che ora la crescita è più mirata: a fronte di una aumento del 3,3% del settore real estate rispetto al 2012, il segmento delle residenze di fascia alta e lusso hanno registrato crescite tra il 10% e il 15%.
Inoltre, la crescita complessiva stimata per il 2013 degli Emirati Arabi Uniti dovrebbe essersi attestata a +5,5%, trainata soprattutto da hotel e ristoranti (+13,7%), e dall’industria (+13,3%). Molto dinamico anche l’afflusso di turisti e businessmen: nei primi nove mesi del 2013 il totale del traffico passeggeri all’aeroporto internazionale di Dubai ha raggiunto quota 49,4 milioni di utenti, il 16% in più rispetto ai 42,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
Dubai, inoltre, non prevede nessuna forma di tassazione sui residenti (molti dei quali sono cittadini di origine pakistana, indiana, nepalese e filippina) mentre le uniche ritenute fiscali sono a carico delle compagnie petrolifere e delle filiali delle grandi banche estere.
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