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Cogliere le opportunità create dalla volatilità

12 Febbraio 2014 14:42

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agni azionari quest’anno saranno probabilmente inferiori a quelli del 2013. L’equity resta più attraente rispetto ai bond sotto il profilo rischio/rendimento anche se occorrerà confrontarsi con livelli di volatilità tornati nella media storica, ma superiori a quelli cui ci eravamo abituati negli ultimi mesi dello scorso anno.

Anzi, proprio la volatilità e le possibili correzioni di listini, rappresenteranno le migliori occasioni per acquistare titoli azionari a prezzi scontati. Sono queste le principali indicazioni di Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, nel commento settimanale ai mercati. Ecco, nel dettaglio, tutta l’analisi settimanale dello strategist.

Per il secondo mese consecutivo, il rapporto sul mercato del lavoro negli USA è stato deludente. Nel mese di gennaio, sono stati creati soltanto 113.000 nuovi posti di lavoro, un numero significativamente inferiore ai 180 mila previsti. Alcuni osservatori hanno sottolineato come tale contrazione sia dovuta alle tempeste invernali e alle temperature estremamente fredde in tutto il paese, anche se questa non è l’unica causa, tenuto conto dei dati occupazionali sensibilmente in riduzione anche in settori non strettamente connessi con le condizioni climatiche quali i settori della vendita al dettaglio, istruzione, sanità e settore pubblico. Il settore delle costruzioni, che notoriamente è invece legato alle condizioni climatiche, ha mostrato da questo punto di vista alcuni miglioramenti. In generale, l’unico aspetto positivo è che il tasso di disoccupazione è sceso di un'altra tacca al 6,6 % .

“Oltre ai dati deboli del rapporto sull'occupazione, abbiamo constatato pure un calo dell'attività manifatturiera e, ancor più preoccupante, una contrazione dei nuovi ordini: la dimensione di questo calo è risultata infatti vicina a quello registrata in seguito agli attacchi terroristici dell’ 11 Settembre 2001. A meno che non si veda un rapido rimbalzo a febbraio (archiviando il dato di gennaio come effettivamente correlato alle condizioni meteo avverse), la crescita del primo trimestre potrebbe essere deludente” afferma Russ Koesterich che, nonostante questi argomenti contrari, non ritiene che la recente ondata di notizie economiche negative sia sufficiente per far cambiare la rotta alla Fed.

“Avremo una visuale migliore questa settimana dopo che il nuovo presidente della Fed Janet Yellen fornirà la sua testimonianza al Congresso, ma ci aspettiamo che la banca centrale tenda a incrementare il taglio di 10 miliardi di dollari di acquisti di obbligazioni al mese ad ogni riunione. Ci aspettiamo inoltre che la Fed continui a concentrarsi su come mantenere i tassi di interesse a breve termine vicino allo zero per qualche tempo. Con l'inflazione ancora ben al di sotto del target del 2% della Fed e con la persistente debolezza del mercato del lavoro, la banca centrale Usa non sarà portata ad aumentare i tassi” sottolinea Russ Koesterich.

Anche se le Borse hanno registrato una settimana di recupero dai minimi, la volatilità è in aumento. Il VIX Index (un indicatore della volatilità del mercato azionario, spesso chiamato "indice di paura"), è infatti balzato al massimo degli ultimi 13 mesi a quota 21,44 lunedi 3 febbraio, quando le Borse hanno accusato le peggiori perdite in una sola seduta dallo scorso giugno. Oltre alla crescente volatilità, i flussi dei fondi confermano una crescente avversione al rischio degli investitori. Finora questo anno, si sono notati disinvestimenti aggressivi dai fondi azionari e sottoscrizioni in fondi obbligazionari, un chiaro segno di disagio da parte degli investitori.

“L’attuale sentiment di mercato è più uniforme di quanto non fosse alla fine del 2013 , ma è importante allineare le cose in prospettiva. Con i minimi di mercato toccati lunedi 3 febbraio, la caduta degli indici dai massimi era ben al di sotto della soglia del 10 % che è di solito associata a una "correzione del mercato". Inoltre se è vero che la volatilità è più alta di quanto fosse l'anno scorso è altrettanto vero che è semplicemente ritornato alla sua media di lungo periodo” puntualizza Russ Koesterich. Guardando al futuro, visti i poco brillanti dati economici degli Stati Uniti e le controversie in atto negli emerging markets, Russ Koesterich si aspetta che i mercati rimangano volatili più di quanto non lo siano stati nel 2013.

“Ma anche in questo scenario, continuiamo a credere che le azioni offrano un miglior rapporto rischio / rendimento rispetto alle obbligazioni. Siamo peraltro convinti che i guadagni azionari nel 2014 saranno più limitati rispetto allo scorso anno e il rialzo sarà più altalenante ma, proprio per questo, vorremmo anche suggerire di cogliere le opportunità soprattutto nei periodi di debolezza, come abbiamo visto nel corso delle ultime due settimane, per aggiungere selettivamente posizioni azionarie” conclude Russ Koesterich.

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