Candy Crush
Le caramelle arrivano a Wall Street
19 Febbraio 2014 15:15
ue abbia uno smartphone ci avrà giocato almeno una volta nella vita. E chiunque sia registrato su Facebook avrà ricevuto centinaia di richieste. Ma dietro al popolare gioco delle caramelle, Candy Crush, c’è un business enorme, tanto che la King Digital Entertainment, l’azienda che ha inventato e sviluppato il gioco, ha deciso di quotarsi in Borsa.
E a guardare i numeri l’IPO sembrerebbe la naturale evoluzione per una società che fa giocare ogni giorno oltre 128 milioni di persone nel mondo, di cui 93 milioni solo su Candy Crush, il suo gioco di punta. Ed anche gli utili sembrerebbero confermare il progetto: 588 milioni di dollari ed un fatturato di 1,88 miliardi.
Numeri ancora più incredibili se confrontati rispetto a quelli del 2012, dove il profitto generato era di 7,8 milioni di dollari ed i ricavi 164, 4 milioni. È quindi normale pensare che con questi risultati, la naturale evoluzione per la King sia proprio la quotazione in Borsa. Al momento non sono ancora noti i diversi dettagli dell’operazione, come l’ammontare delle azioni o il range di prezzo, ma sicuramente il listino di riferimento sarà il NYSE.
Riguardo ai rischi di una simile operazione gli analisti hanno però avanzato qualche perplessità. A preoccupare infatti è proprio la stretta dipendenza dell’azienda al gioco in questione. La domanda che ci si pone è cosa succederà quando gli utenti si stuferanno di continuare a giocare a Candy Crush. Il rischio reale è che King subisca le stesse sorti toccate ad un’altra grande azienda del mondo del digital gaming, Zynga, che dopo la quotazione ha visto i suoi titoli perdere progressivamente terreno, in quanto gli utenti si sono annoiati a continuare a giocare a FarmVille, anche se in quel caso si trattava dell’unico gioco di punta dell’azienda.
Ed osservando l’ultimo trimestre gli analisti hanno lanciato un ulteriore segnale di avvertimento: nel quarto trimestre è stato infatti evidenziato un calo del fatturato da 621 a 602 milioni di dollari. L’azienda su questo ultimo punto non ha risposto, limitandosi a dire che al fine di evitare l’eccessiva dipendenza da Candy Crush, si sta facendo un grosso sforzo per diversificarsi, investendo maggiori risorse anche sugli altri giochi, quali “Pet Rescue Saga”, “Bubble Witch Saga” e “Farm Heroes Saga”. Nomi ancora praticamente sconosciuti agli adulti, ma che sono già negli smartphone dei più giovani. D’altronde è proprio li che si gioca la partita più importante.
E a guardare i numeri l’IPO sembrerebbe la naturale evoluzione per una società che fa giocare ogni giorno oltre 128 milioni di persone nel mondo, di cui 93 milioni solo su Candy Crush, il suo gioco di punta. Ed anche gli utili sembrerebbero confermare il progetto: 588 milioni di dollari ed un fatturato di 1,88 miliardi.
Numeri ancora più incredibili se confrontati rispetto a quelli del 2012, dove il profitto generato era di 7,8 milioni di dollari ed i ricavi 164, 4 milioni. È quindi normale pensare che con questi risultati, la naturale evoluzione per la King sia proprio la quotazione in Borsa. Al momento non sono ancora noti i diversi dettagli dell’operazione, come l’ammontare delle azioni o il range di prezzo, ma sicuramente il listino di riferimento sarà il NYSE.
Riguardo ai rischi di una simile operazione gli analisti hanno però avanzato qualche perplessità. A preoccupare infatti è proprio la stretta dipendenza dell’azienda al gioco in questione. La domanda che ci si pone è cosa succederà quando gli utenti si stuferanno di continuare a giocare a Candy Crush. Il rischio reale è che King subisca le stesse sorti toccate ad un’altra grande azienda del mondo del digital gaming, Zynga, che dopo la quotazione ha visto i suoi titoli perdere progressivamente terreno, in quanto gli utenti si sono annoiati a continuare a giocare a FarmVille, anche se in quel caso si trattava dell’unico gioco di punta dell’azienda.
Ed osservando l’ultimo trimestre gli analisti hanno lanciato un ulteriore segnale di avvertimento: nel quarto trimestre è stato infatti evidenziato un calo del fatturato da 621 a 602 milioni di dollari. L’azienda su questo ultimo punto non ha risposto, limitandosi a dire che al fine di evitare l’eccessiva dipendenza da Candy Crush, si sta facendo un grosso sforzo per diversificarsi, investendo maggiori risorse anche sugli altri giochi, quali “Pet Rescue Saga”, “Bubble Witch Saga” e “Farm Heroes Saga”. Nomi ancora praticamente sconosciuti agli adulti, ma che sono già negli smartphone dei più giovani. D’altronde è proprio li che si gioca la partita più importante.
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