banche centrali
Scommesse ribassiste sulle commodity
27 Febbraio 2014 11:45
iazioni non sono state ampie in valore assoluto ma piuttosto diffuse: dal rame (scivolato al prezzo più basso da oltre due mesi) all’alluminio (-0,7 per cento) dallo stagno (-0,5%) al petrolio West Texas Intermediate (-0,3%), dal gas naturale (-0,8%) all’oro (-0,2%), dall'argento (-0,7 per cento) fino a platino e palladio (caduti dello 0,2 per cento). E, soprattutto, sono state sufficienti a essere interpretate come l’ennesima mossa della speculazione internazionale che avrebbe scommesso su un declino dei prezzi delle commodity a breve.
Secondo diversi trader di mercato, infatti, sono in molti a puntare su ulteriori tagli da parte della Federal Reserve nel suo piano di tapering: minori risorse sul mercato significa meno liquidità a disposizione per la speculazione e quindi meno risorse anche per le scommesse rialziste sulle materie prime. Il presidente della Fed Janet Yellen è chiamata oggi a parlare davanti al Senato a proposito dei dati statunitensi sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sugli ordini di beni durevoli.
Stamani, inoltre, la banca centrale della Cina ha drenato denaro in operazioni sul mercato monetario per la quarta volta in due settimane dopo che il tasso di riferimento per i prestiti interbancari è sceso al minimo da sette mesi.
"C'è una preoccupazione costante sulla Cina e affiora anche un po’ di nervosismo in giro, per questo i mercati fanno fatica quest’anno a prendere una direzione precisa", ha dichiarato Shane Oliver, responsabile delle strategia di investimento presso AMP Capital Investors Ltd. a Sydney, che gestisce 131 miliardi dollari.
Secondo diversi trader di mercato, infatti, sono in molti a puntare su ulteriori tagli da parte della Federal Reserve nel suo piano di tapering: minori risorse sul mercato significa meno liquidità a disposizione per la speculazione e quindi meno risorse anche per le scommesse rialziste sulle materie prime. Il presidente della Fed Janet Yellen è chiamata oggi a parlare davanti al Senato a proposito dei dati statunitensi sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sugli ordini di beni durevoli.
Stamani, inoltre, la banca centrale della Cina ha drenato denaro in operazioni sul mercato monetario per la quarta volta in due settimane dopo che il tasso di riferimento per i prestiti interbancari è sceso al minimo da sette mesi.
"C'è una preoccupazione costante sulla Cina e affiora anche un po’ di nervosismo in giro, per questo i mercati fanno fatica quest’anno a prendere una direzione precisa", ha dichiarato Shane Oliver, responsabile delle strategia di investimento presso AMP Capital Investors Ltd. a Sydney, che gestisce 131 miliardi dollari.
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