Cavendish
La guerra delle banane
4 Marzo 2014 09:55
fusione di due tipologie di funghi sarebbe alla base della moria di banane. Sembrerebbe un problema di poco conto, ma in realtà potrebbe influenzare le abitudini alimentari di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e costringerebbe i coltivatori a trovare una nuova varietà più resistente, cambiando di conseguenza enormi spazi coltivati, con potenziali ripercussioni su prezzi ed esportazione. Già una volta un fungo fu la causa della cosiddetta “Malattia di Panama”, che causò grossissimi problemi alle coltivazioni di banane negli anni ’50, costringendo i coltivatori di mezzo mondo a cambiare la qualità del frutto (in realtà botanicamente sarebbe un’erba), passando dalla Gros Michel, all’epoca la varietà più diffusa, alla Cavendish, il frutto che oggi tutti conosciamo, ma che rispetto alla varietà precedente è più resistente al fungo, ma anche più piccola e meno saporita.
Oggi si sta proponendo lo stesso problema e la soluzione non sembra ancora essere a portata di mano ed anche in questo caso le ripercussioni sull’economia potrebbero essere notevoli. Le banane infatti sono il frutto più prezioso al mondo: Gli americani mangiano più banane che mele ed arance insieme e le esportazioni sono passate da 11,9 milioni di tonnellate nel 2011 a 16,5 milioni nel 2012.
La sfida della Cavendish, varietà che copre il 95% di tutte le esportazioni di banane, sarebbe duplice: da un lato contro la malattia Sigatoka, che colpisce le foglie annerendole e sta dimezzando i rendimenti, dall’altro il nuovo ceppo della Malattia di Panama che ha colpito diversi paesi dell’America centrale e meridionale, che producono quattro quinti delle esportazioni.
La difficoltà nel trovare una nuova varietà è che quest’ultima deve essere in grado non solo di resistere all’attacco di questi funghi, ma anche poter essere trasportata nelle stive delle navi per essere poi consumata in tutto il mondo.
La moria delle banane è un problema serio da affrontare e con la massima attenzione. Queste sono il frutto fresco più esportato al mondo in termini di volume e rappresenta la quarta coltura alimentare per ordine di importanza dopo riso, grano e mais. Grazie all’elevato potere nutrizionale, la banana è il principale alimento nella dieta di milioni di persone, soprattutto nei mercati emergenti, Africa, America Latina e caraibi, garantendo anche un fondamentale contributo all’economie di molti paesi con bassi redditi ed il livello occupazionale di milioni di famiglie. Nonostante quasi tutti i paesi dell’area equatoriale producano banane, il 60% della produzione mondiale arriva da pochi paesi in via di sviluppo: India, Brasile, Cina, Ecuador, Filippine ed Indonesia.
Oggi si sta proponendo lo stesso problema e la soluzione non sembra ancora essere a portata di mano ed anche in questo caso le ripercussioni sull’economia potrebbero essere notevoli. Le banane infatti sono il frutto più prezioso al mondo: Gli americani mangiano più banane che mele ed arance insieme e le esportazioni sono passate da 11,9 milioni di tonnellate nel 2011 a 16,5 milioni nel 2012.
La sfida della Cavendish, varietà che copre il 95% di tutte le esportazioni di banane, sarebbe duplice: da un lato contro la malattia Sigatoka, che colpisce le foglie annerendole e sta dimezzando i rendimenti, dall’altro il nuovo ceppo della Malattia di Panama che ha colpito diversi paesi dell’America centrale e meridionale, che producono quattro quinti delle esportazioni.
La difficoltà nel trovare una nuova varietà è che quest’ultima deve essere in grado non solo di resistere all’attacco di questi funghi, ma anche poter essere trasportata nelle stive delle navi per essere poi consumata in tutto il mondo.
La moria delle banane è un problema serio da affrontare e con la massima attenzione. Queste sono il frutto fresco più esportato al mondo in termini di volume e rappresenta la quarta coltura alimentare per ordine di importanza dopo riso, grano e mais. Grazie all’elevato potere nutrizionale, la banana è il principale alimento nella dieta di milioni di persone, soprattutto nei mercati emergenti, Africa, America Latina e caraibi, garantendo anche un fondamentale contributo all’economie di molti paesi con bassi redditi ed il livello occupazionale di milioni di famiglie. Nonostante quasi tutti i paesi dell’area equatoriale producano banane, il 60% della produzione mondiale arriva da pochi paesi in via di sviluppo: India, Brasile, Cina, Ecuador, Filippine ed Indonesia.
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