Alexandra Hartman
Società europee restano una grande opportunità
12 Marzo 2014 11:00
nd positivo dei mercati azionari europei potrebbe continuare anche quest’anno secondo le analisi di Fidelity Worldwide Investment. Le allocazioni degli investitori nei titoli azionari restano ridotte rispetto agli standard storici e saranno necessari ancora ingenti flussi per eguagliare i massimi raggiunti nel 2007.
L'Europa, fanno sapere da Fidelity Worldwide Investment, dovrebbe continuare ad essere oggetto di grande interesse tra gli investitori, grazie a utili superiori alle attese e un ulteriore miglioramento del contesto macroeconomico.
Inoltre, dopo il forte rally del mercato locale, gli investitori statunitensi, in particolare, potrebbero diventare più disposti a investire nei titoli azionari europei visto il favorevole rapporto rischio-rendimento.
In base a uno studio di Fidelity Worldwide Investment, sono almeno cinque i principali punti di forza dell’equity Europa:
1) storicamente le società europee hanno evidenziato la capacità di ottenere una crescita degli utili a dispetto di una crescita economica stagnante;
2) le prospettive in termini di crescita degli utili e investimenti in conto capitale stanno migliorando;
3) il contesto macroeconomico è in miglioramento sotto diversi punti di vista;
4) le imprese utilizzeranno sempre più spesso la propria liquidità per acquisire altri soggetti societari;
5) il mercato appare sostenuto dal maggiore afflusso di investimenti.
Fidelity Worldwide Investment tiene a sottolineare che investire in Europa significa investire sulle società non sui Paesi.
In un simile scenario, la selezione dei migliori titoli azionari europei può rappresentare davvero un'opportunità interessante dato che il continente è sede di molte società di livello mondiale caratterizzate da ottimi fondamentali, un ampio posizionamento su mercati in crescita strutturale, notorietà dei marchi, solidità delle situazioni patrimoniali ed esposizione internazionale su vasta scala.
“Siamo certi che nel 2014 le società migliori della zona euro, con capacità di crescita dall'interno e capaci di autofinanziarsi attraverso i flussi di cassa aziendali, potranno fare molto bene. Se non ci si limita agli indicatori macroeconomici, ma si analizzano le singole società, si possono identificare numerose aziende con un ridotto indebitamento, una solida situazione patrimoniale e prospettive positive per il futuro” afferma Alexandra Hartmann, gestore di FF Euro Blue Chip Fund, un fondo focalizzato sulle più importanti e solide società dell’area euro, i cui rendimenti hanno superato l’indice di riferimento piazzandosi nel primo quartile di categoria sia a 3 che a 5 anni.
Performance basate su un approccio di investimento costante e disciplinato: l’obiettivo principale del gestore è individuare titoli la cui valutazione non rispecchi adeguatamente il valore delle società.
Proprio per questa ragione diventa fondamentale il criterio di selezione dei titoli da inserire in portafoglio come spiega Alexandra Hartmann: “tra i fattori che guidano la mia selezione dei titoli, assume particolare importanza la capacità delle società di crescere dall'interno, indipendentemente da vincoli esterni: per questo evito le imprese i cui profitti siano strettamente legate all’andamento dell’economia. Poter disporre di prodotti evidentemente superiori alla concorrenza o di qualche altro vantaggio competitivo fondamentale che consenta di produrre e offrire prodotti a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza rappresenta alcuni dei tratti distintivi delle società che esamino per gli investimenti. Allo stesso tempo, ritengo interessanti le società in grado di autofinanziarsi tramite i propri flussi di cassa, peculiarità che le rende immuni da qualsiasi restrizione del credito”.
Alexandra Hartmann, ricorda poi che i flussi di investimento verso l’azionario europeo sono proseguiti senza interruzioni, diventando particolarmente intensi a partire da giugno 2013, quando sono emersi i primi segnali di un miglioramento delle prospettive di crescita dell'Eurozona. Al contempo le società dell'Eurozona hanno ancora una crescita potenziale circa del 50% per eguagliare i livelli massimi registrati dall’Msci Emu: “l’acquisto di azioni delle migliori società dell’area euro resta quindi un’opportunità” è la considerazione finale di Alexandra Hartmann.
L'Europa, fanno sapere da Fidelity Worldwide Investment, dovrebbe continuare ad essere oggetto di grande interesse tra gli investitori, grazie a utili superiori alle attese e un ulteriore miglioramento del contesto macroeconomico.
Inoltre, dopo il forte rally del mercato locale, gli investitori statunitensi, in particolare, potrebbero diventare più disposti a investire nei titoli azionari europei visto il favorevole rapporto rischio-rendimento.
In base a uno studio di Fidelity Worldwide Investment, sono almeno cinque i principali punti di forza dell’equity Europa:
1) storicamente le società europee hanno evidenziato la capacità di ottenere una crescita degli utili a dispetto di una crescita economica stagnante;
2) le prospettive in termini di crescita degli utili e investimenti in conto capitale stanno migliorando;
3) il contesto macroeconomico è in miglioramento sotto diversi punti di vista;
4) le imprese utilizzeranno sempre più spesso la propria liquidità per acquisire altri soggetti societari;
5) il mercato appare sostenuto dal maggiore afflusso di investimenti.
Fidelity Worldwide Investment tiene a sottolineare che investire in Europa significa investire sulle società non sui Paesi.
In un simile scenario, la selezione dei migliori titoli azionari europei può rappresentare davvero un'opportunità interessante dato che il continente è sede di molte società di livello mondiale caratterizzate da ottimi fondamentali, un ampio posizionamento su mercati in crescita strutturale, notorietà dei marchi, solidità delle situazioni patrimoniali ed esposizione internazionale su vasta scala.
“Siamo certi che nel 2014 le società migliori della zona euro, con capacità di crescita dall'interno e capaci di autofinanziarsi attraverso i flussi di cassa aziendali, potranno fare molto bene. Se non ci si limita agli indicatori macroeconomici, ma si analizzano le singole società, si possono identificare numerose aziende con un ridotto indebitamento, una solida situazione patrimoniale e prospettive positive per il futuro” afferma Alexandra Hartmann, gestore di FF Euro Blue Chip Fund, un fondo focalizzato sulle più importanti e solide società dell’area euro, i cui rendimenti hanno superato l’indice di riferimento piazzandosi nel primo quartile di categoria sia a 3 che a 5 anni.
Performance basate su un approccio di investimento costante e disciplinato: l’obiettivo principale del gestore è individuare titoli la cui valutazione non rispecchi adeguatamente il valore delle società.
Proprio per questa ragione diventa fondamentale il criterio di selezione dei titoli da inserire in portafoglio come spiega Alexandra Hartmann: “tra i fattori che guidano la mia selezione dei titoli, assume particolare importanza la capacità delle società di crescere dall'interno, indipendentemente da vincoli esterni: per questo evito le imprese i cui profitti siano strettamente legate all’andamento dell’economia. Poter disporre di prodotti evidentemente superiori alla concorrenza o di qualche altro vantaggio competitivo fondamentale che consenta di produrre e offrire prodotti a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza rappresenta alcuni dei tratti distintivi delle società che esamino per gli investimenti. Allo stesso tempo, ritengo interessanti le società in grado di autofinanziarsi tramite i propri flussi di cassa, peculiarità che le rende immuni da qualsiasi restrizione del credito”.
Alexandra Hartmann, ricorda poi che i flussi di investimento verso l’azionario europeo sono proseguiti senza interruzioni, diventando particolarmente intensi a partire da giugno 2013, quando sono emersi i primi segnali di un miglioramento delle prospettive di crescita dell'Eurozona. Al contempo le società dell'Eurozona hanno ancora una crescita potenziale circa del 50% per eguagliare i livelli massimi registrati dall’Msci Emu: “l’acquisto di azioni delle migliori società dell’area euro resta quindi un’opportunità” è la considerazione finale di Alexandra Hartmann.