Assogestioni
Trimestre record per il risparmio gestito in Italia
23 Aprile 2014 11:10
ovi primati per l’industria italiana del risparmio gestito. In base ai dati raccolti da Assogestioni, l’associazione di categoria delle società di gestione, a marzo sono stati registrati tre nuovi primati assoluti: quello di raccolta record mensile (18,8 miliardi di euro), quello di raccolta netta trimestrale (29,1 miliardi) e quello del patrimonio complessivo in gestione (1.391 miliardi ).
Il saldo positivo di marzo, in particolare, è stato trainato dalle gestioni collettive, grazie ai 13,5 miliardi affluiti nelle casse dei fondi comuni aperti: risultati comunque molto positivi hanno contabilizzato anche le gestioni di portafoglio, sia quelle istituzionali (+3,8 miliardi) che quelle dedicate alla clientela retail (515 milioni).
Focalizzandosi sui fondi comuni aperti, si nota che i flussi mensili sono tornati a privilegiare i fondi obbligazionari (7,9 miliardi) che hanno sorpassato sia i flessibili (4,6 miliardi), che i bilanciati (un miliardo), che gli azionari (984 milioni): prosegue invece il momento no per i fondi monetari che, con il saldo in rosso per 296 milioni di marzo, chiudono il primo trimestre con un bilancio di raccolta negativa per poco meno di 1,5 miliardi.
La graduatoria dei fondi comuni in base al patrimonio in gestione vede ancora al primo posto i prodotti obbligazionari (con il 47,8% del totale), seguiti, a distanza, dagli azionari (20,9%), dai flessibili (19,5%), dai bilanciati (6,0%) e dai monetari (4,2%). Infine la sfida tra i fondi di diritto italiano e quelli esteri vede prevalere i secondi con 11,8 miliardi di raccolta netta mensile (contro i 2,6 miliardi di euro incamerati dai fondi di diritto italiano) e con 414,9 miliardi di euro di patrimonio (70,2% del totale) contro i 176,4 miliardi (29,8%) dei fondi di diritto italiano.
Il saldo positivo di marzo, in particolare, è stato trainato dalle gestioni collettive, grazie ai 13,5 miliardi affluiti nelle casse dei fondi comuni aperti: risultati comunque molto positivi hanno contabilizzato anche le gestioni di portafoglio, sia quelle istituzionali (+3,8 miliardi) che quelle dedicate alla clientela retail (515 milioni).
Focalizzandosi sui fondi comuni aperti, si nota che i flussi mensili sono tornati a privilegiare i fondi obbligazionari (7,9 miliardi) che hanno sorpassato sia i flessibili (4,6 miliardi), che i bilanciati (un miliardo), che gli azionari (984 milioni): prosegue invece il momento no per i fondi monetari che, con il saldo in rosso per 296 milioni di marzo, chiudono il primo trimestre con un bilancio di raccolta negativa per poco meno di 1,5 miliardi.
La graduatoria dei fondi comuni in base al patrimonio in gestione vede ancora al primo posto i prodotti obbligazionari (con il 47,8% del totale), seguiti, a distanza, dagli azionari (20,9%), dai flessibili (19,5%), dai bilanciati (6,0%) e dai monetari (4,2%). Infine la sfida tra i fondi di diritto italiano e quelli esteri vede prevalere i secondi con 11,8 miliardi di raccolta netta mensile (contro i 2,6 miliardi di euro incamerati dai fondi di diritto italiano) e con 414,9 miliardi di euro di patrimonio (70,2% del totale) contro i 176,4 miliardi (29,8%) dei fondi di diritto italiano.
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