Bernard Delbecque
Continua il momento positivo per i fondi in Europa
29 Aprile 2014 14:00
ua il momento positivo per l’industria dei fondi.
I dati Efama, l’Associazione europea dei fondi e dell’asset management, indicano che a febbraio la raccolta si è mostrata solida per il secondo mese consecutivo.
I flussi netti in entrata nei fondi Ucits si sono infatti attestati a 49 miliardi, sebbene in flessione dai 69 di gennaio.
“Questo calo – ha spiegato l’Efama in una nota – può essere attribuito ai money market funds”. I fondi a più breve termine, i money market fund, hanno infatti registrato deflussi netti per 2 miliardi dopo aver fatto un pieno di raccolta a gennaio per 29 miliardi.
E l’andamento dei fondi a lungo termine conferma il buon momento per l’industria: i fondi Ucits, esclusi i money market funds, hanno registrato una raccolta di 51 miliardi, la maggiore da gennaio 2013 e in aumento dai 40 di gennaio 2014.
Nel dettaglio, le vendite nette di fondi obbligazionari sono salite a febbraio a 24 miliardi, contro i 13 del mese precedente; i fondi azionari hanno sperimentato anch’essi un aumento della raccolta a 12 miliardi di euro contro i 10 di gennaio; i fondi bilanciati hanno invece subito una flessione a 12 miliardi da 15.
Per quanto riguarda i fondi non-Ucits, le vendite nette si sono attestate a 11 miliardi, in flessione dai 13 di gennaio. La raccolta nei fondi speciali (riservati agli istituzionali) è rimasta costante a 9 miliardi.
Gli asset totali dei fondi Ucits sono aumentati del 2,4% a 7.140 miliardi mentre quelli dei fondi non-Ucits sono saliti dello 0,9% a 2.849 miliardi.
Nel complesso, gli asset totali dell’industria dei fondi sono aumentati del 2% a 9.988 miliardi. “ Una forte domanda per i fondi obbligazionari – ha spiegato Bernard Delbecque, direttore Economia e Ricerca di Efama – è stata i driver principale dietro all’aumento delle vendite nette di fondi a lungo termine a febbraio, riflettendo le aspettative di un’inflazione ancora smorzata e bassi tassi di interesse”.
I dati Efama, l’Associazione europea dei fondi e dell’asset management, indicano che a febbraio la raccolta si è mostrata solida per il secondo mese consecutivo.
I flussi netti in entrata nei fondi Ucits si sono infatti attestati a 49 miliardi, sebbene in flessione dai 69 di gennaio.
“Questo calo – ha spiegato l’Efama in una nota – può essere attribuito ai money market funds”. I fondi a più breve termine, i money market fund, hanno infatti registrato deflussi netti per 2 miliardi dopo aver fatto un pieno di raccolta a gennaio per 29 miliardi.
E l’andamento dei fondi a lungo termine conferma il buon momento per l’industria: i fondi Ucits, esclusi i money market funds, hanno registrato una raccolta di 51 miliardi, la maggiore da gennaio 2013 e in aumento dai 40 di gennaio 2014.
Nel dettaglio, le vendite nette di fondi obbligazionari sono salite a febbraio a 24 miliardi, contro i 13 del mese precedente; i fondi azionari hanno sperimentato anch’essi un aumento della raccolta a 12 miliardi di euro contro i 10 di gennaio; i fondi bilanciati hanno invece subito una flessione a 12 miliardi da 15.
Per quanto riguarda i fondi non-Ucits, le vendite nette si sono attestate a 11 miliardi, in flessione dai 13 di gennaio. La raccolta nei fondi speciali (riservati agli istituzionali) è rimasta costante a 9 miliardi.
Gli asset totali dei fondi Ucits sono aumentati del 2,4% a 7.140 miliardi mentre quelli dei fondi non-Ucits sono saliti dello 0,9% a 2.849 miliardi.
Nel complesso, gli asset totali dell’industria dei fondi sono aumentati del 2% a 9.988 miliardi. “ Una forte domanda per i fondi obbligazionari – ha spiegato Bernard Delbecque, direttore Economia e Ricerca di Efama – è stata i driver principale dietro all’aumento delle vendite nette di fondi a lungo termine a febbraio, riflettendo le aspettative di un’inflazione ancora smorzata e bassi tassi di interesse”.
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