Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 15 maggio 2014

29 Maggio 2014 14:00

financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund
le prime due settimane di maggio le obbligazioni governative hanno proseguito la corsa al rialzo mentre le azioni procicliche hanno sottoperformato sulla scia dei deludenti dati macroeconomici globali. Il tasso dei Treasury decennali è sceso sotto il 2,5% mentre quello dei Bund di pari durata si è attestato all’1,3%, un livello prossimo ai minimi toccati durante la crisi del 2012. Nel contesto di generale stagnazione delle borse globali i settori delle telecomunicazioni e dei beni di consumo primari hanno registrato i risultati migliori, in crescita rispettivamente dell’1,5% e dello 0,8%.

2. Le classi di attivo legate ai mercati emergenti hanno prodotto eccellenti performance. I titoli azionari in quest'area hanno guadagnato il 3,5% trainate dai listini di Russia (+8,7%) e India (+7,6%). I differenziali obbligazionari si sono ulteriormente ristretti e le valute locali si sono apprezzate. Rame e petrolio hanno segnato le accelerazioni più consistenti tra le materie prime, in progresso del 4,4% e del 2,2% rispetti vamente. Vista la debolezza della crescita cinese continuiamo però a dubitare della sostenibilità di un rialzo generalizzato dei mercati emergenti. Ciò non toglie che dinamiche dei singoli paesi possano comunque registrare dei miglioramenti, come potenzialmente nel caso dell’India.

3. Nelle prime due settimane di maggio il comparto ha lasciato sul terreno l’1,8%. Il risultato ha risentito delle posizioni lunghe nelle banche europee ed italiane e nelle azioni dei paesi periferici, così come di alcune posizioni corte nelle borse dei mercati emergenti, nel rame e nei titoli immobiliari giapponesi. Tali perdite sono però state attenuate dai buoni risultati ottenuti con la posizione lunga nei Treasury a 10 anni e quella corta nelle azioni di alcuni dettaglianti statunitensi. Ha dato buoni frutti anche la posizione corta sull'euro rispetto al dollaro statunitense, aperta recentemente.

4. Abbiamo da poco aperto una posizione corta sulla Moneta Unica europea poiché riteniamo che l’orientamento espansivo segnalato negli ultimi tempi dalla BCE limiterà il potenziale di apprezzamento dell'euro. Abbiamo inoltre incrementato la posizione corta in contratti swap su tassi d'interesse a due anni statunitensi e ridotto l’esposizione corta alle azioni giapponesi monetizzando i relativi guadagni ora che le nostre previsioni negative sull’evoluzione del listino nipponico sono quasi per intero scontate nei prezzi. La posizione lunga nelle azioni del settore automobilistico europeo è stata liquidata cristallizzando i relativi profitti, mentre la posizione corta nelle azioni dei beni di consumo primari europee rispetto a quelle globali è stata chiusa al raggiungimento del livello di trailing stop-loss.

5. Nel primo trimestre la ripresa delle economie di Stati Uniti ed Europa ha subito una battuta d’arresto. Si tratta di un semplice incidente di percorso da ignorare o di un preoccupante sintomo degli effetti causati dalla forte decelerazione della crescita in Cina? La divergenza delle economie nelle diverse regioni del mondo, dovuta all’accelerazione dei paesi avanzati da un lato e al rallentamento della Cina e dei paesi emergenti dall’altro, si è fatta particolarmente evidente e temiamo che questo trend possa arrestarsi. Per il momento non siamo però certi di come si evolverà la situazione.



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