Asset Backed Securities
La BCE scende in campo contro il rischio deflazione
6 Giugno 2014 15:43
ad Zangana, European Economist di Schroders, una delle notazioni di maggior rilievo che può essere formulata all’indomani delle decisioni annunciate dalla BCE è che la Banca Centrale Europea è conscia del crescente rischio di deflazione ed è pronta ad agire in maniera mirata.
Azad Zangana è moderatamente ottimista sulle operazioni che l’istituto centrale europeo ha intenzione di intraprendere, sebbene non nasconda anche gli ostacoli sul successo di tali mosse.
“Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha annunciato ieri un taglio dei tassi di interesse, contestualmente a una serie di misure non convenzionali volte a contrastare il crescente rischio di deflazione nell’Eurozona” precisa Azad Zangana. Il tasso di interesse di riferimento è stato tagliato dallo 0,25% allo 0,15%.
Inoltre, l’Eurotower ha ridotto il tasso sui depositi, portandolo in territorio negativo al -0,1%: le banche ora dovranno quindi pagare per mantenere i depositi presso la BCE, invece di ricevere gli interessi, come avviene di solito.
L’Istituto di Francoforte ha poi delineato altre tre misure.
“Innanzitutto, la Bce ha annunciato due Targeted long-term refinancing operations (TLTRO) a quattro anni, ad un costo per le banche inferiore al passato, ma limitate a una cifra iniziale di 400 miliardi di euro. Le TLTRO saranno poi seguite da ulteriori prestiti, ma l’ammontare disponibile per tali operazioni equivarrà a tre volte l’entità dei nuovi prestiti netti emessi dalle banche nel periodo precedente” sottolinea Azad Zangana.
Tale programma è simile al Funding for Lending Scheme delle Gran Bretagna, tramite cui le banche ricevono nuovi fondi a seconda di quanto hanno in precedenza prestato.
In secondo luogo, la BCE sospenderà la sterilizzazione del Securities and Markets Program (SMP). In questo modo, dovrebbero essere disponibili circa 160 miliardi di euro di liquidità in più nel mercato monetario di breve termine.
Infine, la BCE ha annunciato che intensificherà gli sforzi per avviare gli acquisti di asset-backed securities (ABS), pur senza fornire dettagli su eventuali date o dimensioni degli acquisti.
“Complessivamente, le misure annunciate dalla Banca centrale europea sono utili, ma non cambiano in maniera significativa l’outlook per la crescita o per l’inflazione nel breve termine. Per quanto riguarda le nostre attese, ci saremmo aspettati un taglio dei tassi di interesse lievemente più ampio, ma le altre misure annunciate presentano un certo potenziale di effetti positivi. La vera entità di tali effetti è però legata a due eventualità: sensibile aumento del prestito bancario; ragionevole deprezzamento dell’euro: finora ciò non è ancora avvenuto” puntualizza Azad Zangana.
Come lo stesso Draghi ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri, l’Eurotower non può obbligare le banche ad aumentare i prestiti, né è in grado di abbassare i tassi di interesse per le famiglie e per le imprese.
“Riguardo alle misure annunciate dall’Istituto di Francoforte, siamo in disaccordo con la decisione di portare i tassi sui depositi in territorio negativo, poiché ciò porta all’aumento dei costi di finanziamento delle banche, che a loro volta o aumenteranno le spese per i risparmiatori o incrementeranno i tassi di interesse sui prestiti. Tuttavia, la decisione di lanciare le nuove TLTRO permetterà di controbilanciare questi costi, ma solo per gli istituti di credito che decideranno di partecipare a tale programma di stimolo. Dato che la grande maggioranza delle banche in questo momento può liberamente finanziarsi sui mercati, la partecipazione al programma sarà probabilmente inferiore alle attese. Inoltre, il target iniziale di 400 miliardi di euro annunciato ieri (elemento chiaramente volto a tranquillizzare la Corte Costituzionale tedesca) è secondo noi troppo basso e dovrebbe essere alzato ad almeno 1.000 miliardi di euro. L’interruzione delle operazioni di sterilizzazioni del programma SMP in teoria dovrebbe far calare i tassi sul mercato monetario, ma dato che sono vicino allo zero, l’intervento della BCE aiuterà ben poco l’economia reale” fa presente Azad Zangana.
Infine, secondo l’European Economist di Schroders, l’acquisto di ABS potrebbe essere molto utile per dare una spinta ai prestiti all’economia reale.
Tuttavia, l’assenza di mercati liquidi e trasparenti per questi strumenti rende la BCE vulnerabile al cosiddetto "azzardo morale".
“L’impegno rispetto a questa forma di allentamento quantitativo è comunque positivo. Ci aspettiamo che questo programma abbia inizio verso fine anno, se la BCE lo riterrà necessario. Probabilmente, nelle prime fasi gli acquisti saranno effettuati per quantità molto ridotte, ma esiste comunque il potenziale per dare un effettivo sostegno” conclude Azad Zangana.
Azad Zangana è moderatamente ottimista sulle operazioni che l’istituto centrale europeo ha intenzione di intraprendere, sebbene non nasconda anche gli ostacoli sul successo di tali mosse.
“Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha annunciato ieri un taglio dei tassi di interesse, contestualmente a una serie di misure non convenzionali volte a contrastare il crescente rischio di deflazione nell’Eurozona” precisa Azad Zangana. Il tasso di interesse di riferimento è stato tagliato dallo 0,25% allo 0,15%.
Inoltre, l’Eurotower ha ridotto il tasso sui depositi, portandolo in territorio negativo al -0,1%: le banche ora dovranno quindi pagare per mantenere i depositi presso la BCE, invece di ricevere gli interessi, come avviene di solito.
L’Istituto di Francoforte ha poi delineato altre tre misure.
“Innanzitutto, la Bce ha annunciato due Targeted long-term refinancing operations (TLTRO) a quattro anni, ad un costo per le banche inferiore al passato, ma limitate a una cifra iniziale di 400 miliardi di euro. Le TLTRO saranno poi seguite da ulteriori prestiti, ma l’ammontare disponibile per tali operazioni equivarrà a tre volte l’entità dei nuovi prestiti netti emessi dalle banche nel periodo precedente” sottolinea Azad Zangana.
Tale programma è simile al Funding for Lending Scheme delle Gran Bretagna, tramite cui le banche ricevono nuovi fondi a seconda di quanto hanno in precedenza prestato.
In secondo luogo, la BCE sospenderà la sterilizzazione del Securities and Markets Program (SMP). In questo modo, dovrebbero essere disponibili circa 160 miliardi di euro di liquidità in più nel mercato monetario di breve termine.
Infine, la BCE ha annunciato che intensificherà gli sforzi per avviare gli acquisti di asset-backed securities (ABS), pur senza fornire dettagli su eventuali date o dimensioni degli acquisti.
“Complessivamente, le misure annunciate dalla Banca centrale europea sono utili, ma non cambiano in maniera significativa l’outlook per la crescita o per l’inflazione nel breve termine. Per quanto riguarda le nostre attese, ci saremmo aspettati un taglio dei tassi di interesse lievemente più ampio, ma le altre misure annunciate presentano un certo potenziale di effetti positivi. La vera entità di tali effetti è però legata a due eventualità: sensibile aumento del prestito bancario; ragionevole deprezzamento dell’euro: finora ciò non è ancora avvenuto” puntualizza Azad Zangana.
Come lo stesso Draghi ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri, l’Eurotower non può obbligare le banche ad aumentare i prestiti, né è in grado di abbassare i tassi di interesse per le famiglie e per le imprese.
“Riguardo alle misure annunciate dall’Istituto di Francoforte, siamo in disaccordo con la decisione di portare i tassi sui depositi in territorio negativo, poiché ciò porta all’aumento dei costi di finanziamento delle banche, che a loro volta o aumenteranno le spese per i risparmiatori o incrementeranno i tassi di interesse sui prestiti. Tuttavia, la decisione di lanciare le nuove TLTRO permetterà di controbilanciare questi costi, ma solo per gli istituti di credito che decideranno di partecipare a tale programma di stimolo. Dato che la grande maggioranza delle banche in questo momento può liberamente finanziarsi sui mercati, la partecipazione al programma sarà probabilmente inferiore alle attese. Inoltre, il target iniziale di 400 miliardi di euro annunciato ieri (elemento chiaramente volto a tranquillizzare la Corte Costituzionale tedesca) è secondo noi troppo basso e dovrebbe essere alzato ad almeno 1.000 miliardi di euro. L’interruzione delle operazioni di sterilizzazioni del programma SMP in teoria dovrebbe far calare i tassi sul mercato monetario, ma dato che sono vicino allo zero, l’intervento della BCE aiuterà ben poco l’economia reale” fa presente Azad Zangana.
Infine, secondo l’European Economist di Schroders, l’acquisto di ABS potrebbe essere molto utile per dare una spinta ai prestiti all’economia reale.
Tuttavia, l’assenza di mercati liquidi e trasparenti per questi strumenti rende la BCE vulnerabile al cosiddetto "azzardo morale".
“L’impegno rispetto a questa forma di allentamento quantitativo è comunque positivo. Ci aspettiamo che questo programma abbia inizio verso fine anno, se la BCE lo riterrà necessario. Probabilmente, nelle prime fasi gli acquisti saranno effettuati per quantità molto ridotte, ma esiste comunque il potenziale per dare un effettivo sostegno” conclude Azad Zangana.