fondi immobiliari
Perché l’immobiliare italiano piace agli stranieri
11 Giugno 2014 15:38
no soltanto i titoli di Stato e le azioni di Piazza Affari nel mirino degli investitori stranieri. La riscoperta del Bel Paese passa inevitabilmente anche per l’immobiliare.
Soltanto lunedi, sono state annunciate tre operazioni di rilievo in questo ambito.
La prima riguarda HIVAF (Hines Italia Value Added Fund), il fondo immobiliare di diritto italiano riservato a investitori istituzionali gestito da Hines Italia SGR, che ha acquisito il LightBuilding da BlackRock, rappresentata da Eurotekna per conto di BlackRock Europe Property Fund III.
Il Lightbuilding è situato in via Scarsellini, nel quadrante nord-est di Milano, in un’area ben collegata al centro città grazie a una fitta rete infrastrutturale e alla immediata vicinanza della metropolitana. Attualmente l’immobile è locato al 75% con contratti di locazione recentemente stipulati a società internazionali, tra cui Aviva, che ha scelto il Lightbuilding per la propria sede italiana.
La seconda operazione coinvolge il magnate George Soros che, tramite il suo fondo d’investimento Quantum Strategic Partners, avrebbe avanzato un’offerta per il portafoglio di palazzi che fanno parte del fondo immobiliare FIP (Fondo Immobiliare pubblico): un insieme di immobili che comprende uffici ministeriali e delle Agenzie delle Entrate, uffici della Guardia di Finanza, e caserme dell’esercito.
Infine, ma certo non meno importante, c’è il gruppo Vanke, quotato sul listino cinese di Shenzhen, che dopo aver acquisito diverse tenute nel Chianti, ora guarda con interesse ad acquisizioni immobiliari mirate a Venezia, Firenze, Roma e Milano.
Come mai tanto ritorno di interesse per il real estate italiano?
Diciamo subito che il settore immobiliare sta tornando ad essere interessante un po’ in tutto il mondo. Gli investitori specializzati sono alla ricerca di occasioni soprattutto nelle aree geografiche che cresceranno a ritmi più sostenuti (come la City di Londra e New York) o in quelle che hanno visto scendere le quotazioni negli ultimi anni e che ora hanno interessanti margini di recupero nel medio termine.
Tra queste l’Italia è nella lista dei preferiti, grazie alla possibilità di incrociare location storiche e di bellezza unica al mondo con quotazioni non eccessive.
Soltanto lunedi, sono state annunciate tre operazioni di rilievo in questo ambito.
La prima riguarda HIVAF (Hines Italia Value Added Fund), il fondo immobiliare di diritto italiano riservato a investitori istituzionali gestito da Hines Italia SGR, che ha acquisito il LightBuilding da BlackRock, rappresentata da Eurotekna per conto di BlackRock Europe Property Fund III.
Il Lightbuilding è situato in via Scarsellini, nel quadrante nord-est di Milano, in un’area ben collegata al centro città grazie a una fitta rete infrastrutturale e alla immediata vicinanza della metropolitana. Attualmente l’immobile è locato al 75% con contratti di locazione recentemente stipulati a società internazionali, tra cui Aviva, che ha scelto il Lightbuilding per la propria sede italiana.
La seconda operazione coinvolge il magnate George Soros che, tramite il suo fondo d’investimento Quantum Strategic Partners, avrebbe avanzato un’offerta per il portafoglio di palazzi che fanno parte del fondo immobiliare FIP (Fondo Immobiliare pubblico): un insieme di immobili che comprende uffici ministeriali e delle Agenzie delle Entrate, uffici della Guardia di Finanza, e caserme dell’esercito.
Infine, ma certo non meno importante, c’è il gruppo Vanke, quotato sul listino cinese di Shenzhen, che dopo aver acquisito diverse tenute nel Chianti, ora guarda con interesse ad acquisizioni immobiliari mirate a Venezia, Firenze, Roma e Milano.
Come mai tanto ritorno di interesse per il real estate italiano?
Diciamo subito che il settore immobiliare sta tornando ad essere interessante un po’ in tutto il mondo. Gli investitori specializzati sono alla ricerca di occasioni soprattutto nelle aree geografiche che cresceranno a ritmi più sostenuti (come la City di Londra e New York) o in quelle che hanno visto scendere le quotazioni negli ultimi anni e che ora hanno interessanti margini di recupero nel medio termine.
Tra queste l’Italia è nella lista dei preferiti, grazie alla possibilità di incrociare location storiche e di bellezza unica al mondo con quotazioni non eccessive.
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