Europa

La scommessa sui fondi inflation linked bond

19 Giugno 2014 12:28

financialounge -  Europa Fondi obbligazionari inflazione Regno Unito USA William De Vijlder
Il Fondo Monetario Internazionale ha intenzione di chiedere alla Banca Centrale Europea di incrementare gli sforzi per contrastare i rischi di deflazione e di effettuare programmi di acquisti di titoli di Stato, arrivano notizie di un aumento del costo della vita negli Stati Uniti.

L'inflazione USA a maggio ha infatti registrato il maggiore rialzo dal febbraio 2013, superando le attese. Il mese scorso, in particolare, l'indice dei prezzi al consumo ha fissato un incremento dello 0,4%, a fronte di attese dello 0,2%. Su base tendenziale l'indice è salito del 2,1% (attesa +2%), massimo dall'ottobre 2012. In rialzo del 2% rispetto a un anno prima i prezzi al netto di alimentare ed energia. Sempre ieri, i prezzi al consumo in maggio nel Regno Unito sono saliti dell’1,5% su base annua: sebbene si tratti del minimo da ottobre 2009, resta comunque un valore non molto distante dal 2% obiettivo della banca centrale inglese.

Questo flusso di notizie riguardanti il costo della vita, in Europa e negli Stati Uniti, consente di fare il punto su una particolare categoria di fondi obbligazionari che, per l’appunto, sono specializzati sui bond inflation linked, cioè le emissioni obbligazionarie i cui rendimenti dipendono dall’inflazione.

All’interno di questa categoria, si distinguono quelli area euro, quelli area sterlina inglese, quelli area dollaro e quelli globali che investono sugli inflation linked bond di tutto il mondo e in tutte queste sotto categorie i rendimenti medi di inizio anno sono stati più che interessanti: dal +4,85% degli inflation linked USD al +7,89% di quelli in sterline inglesi, dal +3,56% degli obbligazionari legati ai bond inflation linked euro al +4,99% degli inflation linked fund globali.

Per gli investitori la buona notizia è che questi fondi rappresentano una buona occasione di acquisto in ottica di medio termine perché l’inflazione è ai minimi e potrebbe salire nei prossimi trimestri con importanti ricadute positive sui rendimenti dei bond inflation linked e sui fondi specializzati.

Ne è convinto William De Vijlder, Vice Chairman e Membro Executive Committee BNP Paribas Investment Partners che, nelle sue conclusioni contenute all’interno dall’articolo “Investire quando le opportunità diventano scarse”, suggerisce un sovrappeso, oltre che sulle azioni globali senza specifiche preferenze regionali e sull’obbligazionario high yield Europa, proprio sugli inflation linked bond.

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