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La rivincita di hi tech e small cap
24 Giugno 2014 09:30
o ragione i gestori che indicavano nella correzione registrata dal settore dell’alta tecnologia e del biotech una ghiotta opportunità di ingresso a prezzi scontati.
Tra questi, Uwe Neumann, Infrastructure Research del Credit Suisse, e Thomas Claudio Kaufmann, Consumer Research del Credit Suisse, che, nell’articolo del 13 maggio “Occasioni di acquisto nei settori IT e biotech” spiegavano come la correzione del settore tecnologico e biotech rappresentasse un’interessante opportunità di ingresso per cavalcare temi di crescita secolare dal momento che restava ancora valida la tesi d’investimento per le società tecnologiche dotate di abbondante liquidità mentre le grandi società biotech non erano affatto care, considerando la crescita strutturale degli utili.
Nell’ultimo mese, proprio le azioni del Nasdaq, della biotecnologia e le small cap sono state quelle con più brio sui listini azionari americani.
Il Nasdaq Composite, per esempio, venerdi scorso ha chiuso a 4.368 punti, praticamente sul picco più alto degli ultimi 14 anni, con un guadagno del 5,2% nell’ultimo mese. Il Nasdaq Biotechnology Index (Nbi), dal canto suo, venerdi scorso ha fissato la chiusura a 2.668 punti cioè a +10,2% rispetto al valore di un mese fa. Infine il Russell 2000, indice delle piccole imprese statunitensi, ha chiuso venerdi scorso a 1.187 punti, il 6,7% al di sopra di quanto valesse solo 30 giorni prima.
Questi andamenti devono ricordare agli investitori che le loro scelte devono essere fatte con piena consapevolezza altrimenti il rischio di farsi prendere dall’emotività o, peggio, dal panico può pregiudicare un investimento azzeccato nel medio lungo termine: basti pensare che l’indice Nbi è partito a inizio anno a quota 2.369 punti per registrare il record a 2.854 il 25 febbraio, giorno a partire dal quale ha continuato a perdere quota fino al 14 aprile quando ha fissato la chiusura a 2.251 punti, per poi riprendersi fino ai 2.668 punti di venerdi scorso.
Inoltre è necessario che utilizzino fondi specializzati che non solo consentono di diversificare il portafoglio in decine di titoli ma anche di sfruttare le competenze e le conoscenze di mercato dei team di gestione che possono approfittare delle correzioni di mercato per comperare a prezzi scontati ottime aziende.
Tra questi, Uwe Neumann, Infrastructure Research del Credit Suisse, e Thomas Claudio Kaufmann, Consumer Research del Credit Suisse, che, nell’articolo del 13 maggio “Occasioni di acquisto nei settori IT e biotech” spiegavano come la correzione del settore tecnologico e biotech rappresentasse un’interessante opportunità di ingresso per cavalcare temi di crescita secolare dal momento che restava ancora valida la tesi d’investimento per le società tecnologiche dotate di abbondante liquidità mentre le grandi società biotech non erano affatto care, considerando la crescita strutturale degli utili.
Nell’ultimo mese, proprio le azioni del Nasdaq, della biotecnologia e le small cap sono state quelle con più brio sui listini azionari americani.
Il Nasdaq Composite, per esempio, venerdi scorso ha chiuso a 4.368 punti, praticamente sul picco più alto degli ultimi 14 anni, con un guadagno del 5,2% nell’ultimo mese. Il Nasdaq Biotechnology Index (Nbi), dal canto suo, venerdi scorso ha fissato la chiusura a 2.668 punti cioè a +10,2% rispetto al valore di un mese fa. Infine il Russell 2000, indice delle piccole imprese statunitensi, ha chiuso venerdi scorso a 1.187 punti, il 6,7% al di sopra di quanto valesse solo 30 giorni prima.
Questi andamenti devono ricordare agli investitori che le loro scelte devono essere fatte con piena consapevolezza altrimenti il rischio di farsi prendere dall’emotività o, peggio, dal panico può pregiudicare un investimento azzeccato nel medio lungo termine: basti pensare che l’indice Nbi è partito a inizio anno a quota 2.369 punti per registrare il record a 2.854 il 25 febbraio, giorno a partire dal quale ha continuato a perdere quota fino al 14 aprile quando ha fissato la chiusura a 2.251 punti, per poi riprendersi fino ai 2.668 punti di venerdi scorso.
Inoltre è necessario che utilizzino fondi specializzati che non solo consentono di diversificare il portafoglio in decine di titoli ma anche di sfruttare le competenze e le conoscenze di mercato dei team di gestione che possono approfittare delle correzioni di mercato per comperare a prezzi scontati ottime aziende.
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