BlackRock

Più azioni di energia e finanza, e, selettivamente, dell’hi-tech

9 Luglio 2014 15:35

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o Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, i dati economici USA favorevoli pubblicati la scorsa settimana hanno posto le basi per la seconda metà dell'anno, confermando che gli investitori dovrebbero adottare una maggiore focalizzazione sulle azioni cicliche evitando le obbligazioni a breve termine.

«Gli Stati Uniti stanno iniziando la seconda metà dell'anno su una nota positiva. La scorsa settimana, i dati economici americani si attestavano, in generale, al di sopra delle aspettative: le vendite di case sono aumentate del 6,1% in maggio (il balzo maggiore da otto mesi), mentre l’Institute of Supply Management (ISM) Survey ha indicato un ulteriore aumento dei nuovi ordini di produzione» dichiara Russ Koesterich.

La crescita dei posti di lavoro ha mostrato una drammatica accelerazione nel mese di giugno: i libri paga non agricoli sono aumentati di 288 mila unità e il tasso di disoccupazione è sceso al 6,1%. Gli aspetti negativi da segnalare nel settore del lavoro per Russ Koesterich sono due: la partecipazione al lavoro e i salari.
La partecipazione al lavoro (in altre parole, la percentuale di persone che sta lavorando o cerca un impiego) è rimasto ad un livello molto basso (62,8%) rispetto alle medie degli ultimi 10 anni. Allo stesso tempo, la crescita dei salari è in realtà rallentata dal 2,1% al 2,0%, mostrando oltretutto una percentuale di incremento inferiore al tasso di inflazione.

In breve, la relazione del giugno sull'occupazione fornisce la prova tangibile che l'economia sta accelerando dalla contrazione del primo trimestre: tuttavia, i problemi strutturali, e cioè la crescita dei salari lenta della forza lavoro e la scarsa partecipazione, permangono e sembrano immuni al rimbalzo ciclico.

Nonostante questi problemi strutturali, è probabile che un'economia più forte possa avere un impatto positivo sugli investimenti sia per le azioni che per le obbligazioni nella seconda metà dell'anno.

“Come abbiamo sottolineato nelle ultime settimane, le azioni non sono a buon mercato, ma crediamo di possano salire moderatamente a un livello più alto nella seconda metà dell’anno in virtù del continuo miglioramento economico. Saremmo favorevoli verso i titoli ciclici più sensibili alla crescita economica, in quanto sono in grado di beneficiare al meglio del ritrovato ritmo del paese. In particolare, vediamo opportunità nel settore energia e nei finanziari, nonché in selezionati titoli del settore della tecnologia” sottolinea Russ Koesterich che, per quanto riguarda le prospettive per le obbligazioni, ritiene che dipendano in larga misura dalla loro scadenza.

“I dati della scorsa settimana, in combinazione con altri indicatori occupazionali recenti, così come alcuni segnali che indicano una maggiore inflazione, possono indurre la Federal Reserve a cominciare ad aumentare i tassi di interesse a breve termine. Nella misura in cui ciò si verificasse in anticipo rispetto a quanto gli analisti si aspettano, le obbligazioni a breve termine, con scadenze tra i due e i cinque anni, sono probabilmente le più vulnerabili e potrebbero subire perdite di valore” confida Russ Koesterich.

Al contrario, secondo lo strategist di BackRock, le obbligazioni con scadenze più lunghe potrebbero essere meno influenzate. La Fed sembra essere sempre più scettica circa il potenziale a lungo termine dell'economia ed ha adattato queste sue opinioni nel suggerire che il suo tasso obiettivo sarà inferiore a quello delle medie storiche di lungo periodo, e cioè più vicino al 3% - 3,5%. Questo dovrebbe contribuire a mantenere la stabilità dei tassi di interesse tra i titoli a più lunga scadenza, e soprattutto, per i tassi dei mutui.

“Pensiamo che questa sarà fondamentale come sostegno al mercato immobiliare la cui crescita non è ancora ben radicata. Questo suggerisce che i rendimenti a breve e lungo termine potrebbero diventare più vicini a quelli a lungo termine determinando il fenomeno che gli esperti definiscono "appiattimento della curva dei rendimenti"" conclude Russ Koesterich.

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