borsa
La rivincita di Facebook
25 Luglio 2014 11:20
raddoppiato in poco più di due anni. Se qualcuno avesse fatto una previsione del genere sul titolo Facebook solo poco tempo fa, lo avrebbero preso per matto. E invece è proprio così: con un balzo del 9% registrato ieri nel dopo-Borsa, il titolo del social network più famoso al mondo ha superato i 76 dollari, contro i 38 fissati al momento dello sbarco a Wall Street, nel maggio del 2012.
Gli inizi sul Nasdaq sono stati molto duri per Facebook, con il titolo che ha subito perso quota scatenando una serie di polemiche e minacce di class action. Addirittura, dopo sei settimane ha toccato il minimo di 17,74 e tra gli analisti ha cominciato a serpeggiare il pessimismo sul modello di business della società fondata da Mark Zuckerberg e sulla sua capacità di crescere a ritmo sostenuto, tanto da giustificare gli ingenti investimenti tecnologici necessari per tenere il passo di un numero crescente di utenti.
La svolta è arrivata quando il social network ha deciso di focalizzarsi principalmente sul mobile, che inizialmente aveva dato poche soddisfazioni in termini di entrate pubblicitarie. I dati pubblicati ieri, relativi al secondo semestre, dicono che la scommessa sta riuscendo: il periodo aprile-giugno si è chiuso con un utile netto raddoppiato a 791 milioni di dollari, a fronte dei 333 milioni di dollari di dodici mesi prima.
Intanto i ricavi hanno fatto un balzo del 61% nel confronto anno su anno, attestandosi a quota 2,81 miliardi. Intanto gli utenti attivi mensili sono aumentati del 14% a 1,32 miliardi e quelli giornalieri del 19% a 829 milioni. Gli utenti mensili mobili sono 1,07 miliardi.
A sostenere le quotazioni hanno contribuito, inoltre, i rumors in merito a una trattativa in corso con Uber per integrare l’app di ricerca auto nel suo sistema di messaggistica. A un giornalista che gli chiedeva un commento sul riscatto del titolo in Borsa, dopo tanta diffidenza, Zuckerberg si è limitato a rispondere: “C’e ancora molto spazio per crescere: dobbiamo andare avanti su questa strada”.
Gli inizi sul Nasdaq sono stati molto duri per Facebook, con il titolo che ha subito perso quota scatenando una serie di polemiche e minacce di class action. Addirittura, dopo sei settimane ha toccato il minimo di 17,74 e tra gli analisti ha cominciato a serpeggiare il pessimismo sul modello di business della società fondata da Mark Zuckerberg e sulla sua capacità di crescere a ritmo sostenuto, tanto da giustificare gli ingenti investimenti tecnologici necessari per tenere il passo di un numero crescente di utenti.
La svolta è arrivata quando il social network ha deciso di focalizzarsi principalmente sul mobile, che inizialmente aveva dato poche soddisfazioni in termini di entrate pubblicitarie. I dati pubblicati ieri, relativi al secondo semestre, dicono che la scommessa sta riuscendo: il periodo aprile-giugno si è chiuso con un utile netto raddoppiato a 791 milioni di dollari, a fronte dei 333 milioni di dollari di dodici mesi prima.
Intanto i ricavi hanno fatto un balzo del 61% nel confronto anno su anno, attestandosi a quota 2,81 miliardi. Intanto gli utenti attivi mensili sono aumentati del 14% a 1,32 miliardi e quelli giornalieri del 19% a 829 milioni. Gli utenti mensili mobili sono 1,07 miliardi.
A sostenere le quotazioni hanno contribuito, inoltre, i rumors in merito a una trattativa in corso con Uber per integrare l’app di ricerca auto nel suo sistema di messaggistica. A un giornalista che gli chiedeva un commento sul riscatto del titolo in Borsa, dopo tanta diffidenza, Zuckerberg si è limitato a rispondere: “C’e ancora molto spazio per crescere: dobbiamo andare avanti su questa strada”.
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