bonos
Tassi reali italiani più bassi di quelli spagnoli
25 Luglio 2014 10:47
scenti tensioni geopolitiche internazionali hanno inevitabilmente avuto forti ripercussioni sui mercati azionari e, in parte, anche su quelli obbligazionari.
Lo spread tra il tasso dei bund a 10 anni e quello dei BTP 2024 si è spinto fino a 163 punti base (+1,63%) mentre quello tra il decennale di Berlino e quello di Madrid si è attestato a 143 punti base (+1,43%).
È il risultato della differenza tra il rendimento del governativo decennale tedesco (1,14%), con quello del BTP di uguale scadenza (2,77%) e quello del bonos spagnolo rimborsato nel 2024 (2,57%). Secondo questa visuale potrebbe sembrare che il debito pubblico italiano venga ora percepito dal mercato come più rischioso rispetto a quello di Madrid. In realtà è esattamente l’opposto.
Infatti occorre aggiungere un parametro non secondario per effettuare una valutazione più corretta: l’inflazione. Ebbene, attualmente il mercato sta scontando nei prezzi dei titoli di stato italiani un’inflazione annua dello 0,90% mentre nelle quotazioni dei bonos spagnoli il peso stimato del costo della vita non andrebbe oltre lo 0,50%. Pertanto, al netto del tasso di inflazione atteso, il BTP italiano renderebbe meno (1,87%) rispetto al governativo della Spagna (2,07%).
Stesso discorso anche per i titoli a due anni: il bonos paga lo 0,33% (che diventa -0,17% al netto dell’inflazione attesa) mentre il BTP riconosce lo 0,51% (pari al -0,39% considerando il costo della vita previsto).
Lo spread tra il tasso dei bund a 10 anni e quello dei BTP 2024 si è spinto fino a 163 punti base (+1,63%) mentre quello tra il decennale di Berlino e quello di Madrid si è attestato a 143 punti base (+1,43%).
È il risultato della differenza tra il rendimento del governativo decennale tedesco (1,14%), con quello del BTP di uguale scadenza (2,77%) e quello del bonos spagnolo rimborsato nel 2024 (2,57%). Secondo questa visuale potrebbe sembrare che il debito pubblico italiano venga ora percepito dal mercato come più rischioso rispetto a quello di Madrid. In realtà è esattamente l’opposto.
Infatti occorre aggiungere un parametro non secondario per effettuare una valutazione più corretta: l’inflazione. Ebbene, attualmente il mercato sta scontando nei prezzi dei titoli di stato italiani un’inflazione annua dello 0,90% mentre nelle quotazioni dei bonos spagnoli il peso stimato del costo della vita non andrebbe oltre lo 0,50%. Pertanto, al netto del tasso di inflazione atteso, il BTP italiano renderebbe meno (1,87%) rispetto al governativo della Spagna (2,07%).
Stesso discorso anche per i titoli a due anni: il bonos paga lo 0,33% (che diventa -0,17% al netto dell’inflazione attesa) mentre il BTP riconosce lo 0,51% (pari al -0,39% considerando il costo della vita previsto).
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