Arabia Saudita

Borsa Arabia Saudita, apertura agli investitori esteri

28 Luglio 2014 17:15

financialounge -  Arabia Saudita borsa ETF mercati azionari swap taiwan
ello da seguire è quello della Cina e di Taiwan. Ed è inoltre molto probabile che si stabilisca una percentuale massima di proprietà stranera nelle aziende del paese e si permetta di operare solo agli investitori stranieri qualificati che, peraltro, dovranno rispettare un tetto massimo di possesso diretto di quote di investimento nel mercato.

Resta il fatto che l’Arabia Saudita dovrebbe aprire le porte del mercato azionario agli investimenti diretti provenienti da istituzioni finanziarie estere. Ad annunciarlo è Capital Market Authority (CMA), l’autorità di vigilanza dei mercati dell’Arabia Saudita, che ha stimato tale possibilità entro la prima metà del prossimo anno.
L’obiettivo è quello di aprire il mercato azionario per diversificare l'economia, oggi troppo dipendente dal petrolio, e allineare le imprese locali ai migliori standard internazionali di governance e trasparenza di mercato. Al contempo, però, il governo saudita è preoccupato dalla prospettiva di una maggiore volatilità del mercato e della sensibilità politica del tema.

Anche per questo è previsto un quadro normativo capace di regolare gli afflussi dall’estero: inoltre non appena verranno pubblicati i regolamenti per la riforma, partirà un periodo di novanta giorni per effettuare una consultazione pubblica. Oggi chi volesse investire in azioni dell’Arabia Saudita lo può fare soltanto tramite contratti swap (speciali contratti derivati) confezionati da banche internazionali specializzate oppure tramite uno sparuto plotone di ETF. Ma si stima che l’interesse per questo mercato sia molto alto, soprattutto in una fase come l’attuale dove è difficile trovare investimenti con potenziali di rialzo elevati.

E il mercato azionario saudita ha proprio queste caratteristiche; basti pensare che il listino è ora controllato soltanto per il 5% dagli stranieri contro il 15% degli altri mercati azionari dell'area del Golfo: se il mercato azionario si aprisse agli stranieri e questi raggiungessero tale percentuale di penetrazione nelle partecipazioni delle aziende quotate in Borsa, i flussi potrebbero totalizzare i 50 miliardi dollari.
Una buona notizia anche per gli investitori retail più propensi a rischiare: chi ha sottoscritto un fondo azionario specializzato sui paesi emergenti, o ha intenzione di farlo, potrà contare su una piccola quota in portafoglio delle azioni della Borsa saudita.

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