dollaro
Gli argini all’ascesa del dollaro di Hong Kong
6 Agosto 2014 10:40
ca di Hong Kong la scorsa settimana ha acquistato 2,07 miliardi di dollari USA per fermare il rafforzamento della valuta locale che si è spinta sui massimi livelli rispetto al biglietto verde.
L'Autorità monetaria di Hong Kong lo scorso 26 luglio ha dichiarato che le azioni quotate sul listino azionario, la stagione dei dividendi e le fusioni e acquisizioni (M&A) stanno spingendo la domanda di strumenti finanziari espressi in dollari di HK. Non solo, Gevork Vermishyan, Chief Financial Officer di OAO MegaFon, il secondo più grande operatore wireless della Russia, ha ammesso di aver spostato alcune delle sue partecipazioni liquide nella valuta di Hong Kong non appena gli Stati Uniti e l'Europa hanno inasprito le sanzioni verso la Russia.
L’indice azionario Hang Seng di Hong Kong è salito del 6,8 per cento nel mese di luglio, registrando così il più ampio guadagno mensile dal settembre 2012, mentre i manager del secondo più grande fondo di investimento al mondo di azioni cinese negoziate in Borsa hanno riferito che la domanda di sottoscrizioni è così forte che sono vicini ad esaurire la loro quota di investimenti interni autorizzati dal Governo di Pechino. Inoltre, i dati di giovedi 31 luglio hanno mostrato che il fatturato manifatturiero cinese è cresciuto al ritmo più rapido da oltre due anni nel mese di luglio.
"Oltre a ragioni tecniche dovute alle attività commerciali, il dollaro di Hong Kong è stato sostenuto dagli afflussi che stanno arrivando copiosi per i beni relativi alla Cina. Il dollaro di Hong Kong rischia di rimanere forte inoltre sulla scia della ripresa economica della Cina" ha affermato Ho Man Chun, uno strategist di Bank of Communications Co. di Hong Kong. La valuta di Hong Kong è legata al dollaro USA dal 1983, quando i negoziati tra la Pechino e il Regno Unito per il ritorno della città alla Cina spinsero i deflussi di capitali. È stato mantenuto a quota 7,8 per dollaro fino al 2005 e da allora fluttua sui mercati finanziari pur mantenendo una certa relazione stretta con il biglietto verde.
Proprio questa relazione, secondo gli esperti valutari, continuerà a sostenere la divisa asiatica in quanto è probabile che le autorità di Hong Kong potrebbero adottare misure sui tassi di interesse in linea con quanto previsto dalla Fed nei prossimi trimestri. Tutto questo offre uno spunto di riflessione agli investitori interessati a diversificare il proprio portafoglio obbligazionario puntando sulle obbligazioni dei paesi in via di sviluppo. Il cambiamento di aspettative del mercato sui tempi e il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse USA può influenzare i flussi verso Hong Kong e verso i mercati emergenti più in generale. Ma non tutti i paesi emergenti sono uguali, in termini di fondamentali macro economici e di politiche monetarie, e quindi le variazioni delle loro valute potranno risultare anche sensibilmente differenti.
Per questa ragione, molti asset manager consigliano di selezionare accuratamente i titoli, gli emittenti e le valute emerging markets sui quali puntare oppure, in alternativa e meglio se tramite un consulente finanziario di fiducia, di scegliere un fondo o un comparto di sicav specializzato che abbia dimostrato di sapere offrire valore aggiunto al portafoglio.
L'Autorità monetaria di Hong Kong lo scorso 26 luglio ha dichiarato che le azioni quotate sul listino azionario, la stagione dei dividendi e le fusioni e acquisizioni (M&A) stanno spingendo la domanda di strumenti finanziari espressi in dollari di HK. Non solo, Gevork Vermishyan, Chief Financial Officer di OAO MegaFon, il secondo più grande operatore wireless della Russia, ha ammesso di aver spostato alcune delle sue partecipazioni liquide nella valuta di Hong Kong non appena gli Stati Uniti e l'Europa hanno inasprito le sanzioni verso la Russia.
L’indice azionario Hang Seng di Hong Kong è salito del 6,8 per cento nel mese di luglio, registrando così il più ampio guadagno mensile dal settembre 2012, mentre i manager del secondo più grande fondo di investimento al mondo di azioni cinese negoziate in Borsa hanno riferito che la domanda di sottoscrizioni è così forte che sono vicini ad esaurire la loro quota di investimenti interni autorizzati dal Governo di Pechino. Inoltre, i dati di giovedi 31 luglio hanno mostrato che il fatturato manifatturiero cinese è cresciuto al ritmo più rapido da oltre due anni nel mese di luglio.
"Oltre a ragioni tecniche dovute alle attività commerciali, il dollaro di Hong Kong è stato sostenuto dagli afflussi che stanno arrivando copiosi per i beni relativi alla Cina. Il dollaro di Hong Kong rischia di rimanere forte inoltre sulla scia della ripresa economica della Cina" ha affermato Ho Man Chun, uno strategist di Bank of Communications Co. di Hong Kong. La valuta di Hong Kong è legata al dollaro USA dal 1983, quando i negoziati tra la Pechino e il Regno Unito per il ritorno della città alla Cina spinsero i deflussi di capitali. È stato mantenuto a quota 7,8 per dollaro fino al 2005 e da allora fluttua sui mercati finanziari pur mantenendo una certa relazione stretta con il biglietto verde.
Proprio questa relazione, secondo gli esperti valutari, continuerà a sostenere la divisa asiatica in quanto è probabile che le autorità di Hong Kong potrebbero adottare misure sui tassi di interesse in linea con quanto previsto dalla Fed nei prossimi trimestri. Tutto questo offre uno spunto di riflessione agli investitori interessati a diversificare il proprio portafoglio obbligazionario puntando sulle obbligazioni dei paesi in via di sviluppo. Il cambiamento di aspettative del mercato sui tempi e il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse USA può influenzare i flussi verso Hong Kong e verso i mercati emergenti più in generale. Ma non tutti i paesi emergenti sono uguali, in termini di fondamentali macro economici e di politiche monetarie, e quindi le variazioni delle loro valute potranno risultare anche sensibilmente differenti.
Per questa ragione, molti asset manager consigliano di selezionare accuratamente i titoli, gli emittenti e le valute emerging markets sui quali puntare oppure, in alternativa e meglio se tramite un consulente finanziario di fiducia, di scegliere un fondo o un comparto di sicav specializzato che abbia dimostrato di sapere offrire valore aggiunto al portafoglio.
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