Federal Reserve
International Editor's Picks - 18 agosto 2014
18 Agosto 2014 09:37
vo World Trade Center è quasi pronto: torri che si staglieranno sulla skyline di Manhattan a sfidare il futuro. Il logo invece c’è già, disegnato dall’agenzia di branding Landor Associates. È visibile nella gallery e Business Week ce ne spiega il significato nella sezione design. È un tridente, simbolo di forza e resistenza. Ma è anche una W, che vale come abbreviazione di WTC ma sta anche per Westfield World Trade Center, un mega-shopping centre di lusso che sorgerà nel complesso. L’angolazione ascendente da sinistra a destra delle punte del tridente è di 17,76 gradi, esattamente come i 1.776 piedi di altezza della torre più alta, e come un grafico di borsa in rialzo suggerisce ottimismo. I due spazi bianchi tra le punte del tridente richiamano Tribute in Light, due fasci di luce proiettati verso l’alto per ricordare le torri gemelle. Così come le due barre che formano l’impugnatura del tridente, dedicate al National September 11 Memorial.
L’hanno chiamata “jobless recovery” ma forse il termine più appropriato sarebbe “houseless recovery”. L’economia americana infatti continua a creare nuovi posti di lavoro, ma non riesce a creare nuovi compratori di case. Lo scrive Fox Business arrivando a chiedersi se la generazione dei millennials, quella che guardano tutti, più numerosa dei baby boomers, perché detterà la direzione dell’economia nei prossimi decenni, non abbia per caso escluso proprio la casa dalla propria lista dei sogni americani. Yahoo Finance nota che non bastano tassi sui mutui ormai ai minimi da 14 anni per far ripartire un mercato immobiliare che è rimasto l’unico vagone dell’economia americana a non ripartire.
Tutti a Jackson Hole, Wyoming, dove da giovedì a sabato si riuniranno i banchieri centrali di tutto il mondo per la conferenza annuale organizzata dalla Fed di Kansas City. Il tema di quest’anno è l’occupazione e la ricerca di un nuovo approccio al mercato del lavoro. Ma le orecchie dei central bankers, soprattutto quelli asiatici, saranno tutte tese a captare qualsiasi suono, anche un colpo di tosse, che possa uscire dalla bocca di Janet Yellen in materia di tassi di interesse. Almeno così scrive il Wall Street Journal secondo il quale le economie emergenti, soprattutto asiatiche, temono più di ogni altra cosa una fuga di capitali causata da un aumento dei tassi americani.
L’hanno chiamata “jobless recovery” ma forse il termine più appropriato sarebbe “houseless recovery”. L’economia americana infatti continua a creare nuovi posti di lavoro, ma non riesce a creare nuovi compratori di case. Lo scrive Fox Business arrivando a chiedersi se la generazione dei millennials, quella che guardano tutti, più numerosa dei baby boomers, perché detterà la direzione dell’economia nei prossimi decenni, non abbia per caso escluso proprio la casa dalla propria lista dei sogni americani. Yahoo Finance nota che non bastano tassi sui mutui ormai ai minimi da 14 anni per far ripartire un mercato immobiliare che è rimasto l’unico vagone dell’economia americana a non ripartire.
Tutti a Jackson Hole, Wyoming, dove da giovedì a sabato si riuniranno i banchieri centrali di tutto il mondo per la conferenza annuale organizzata dalla Fed di Kansas City. Il tema di quest’anno è l’occupazione e la ricerca di un nuovo approccio al mercato del lavoro. Ma le orecchie dei central bankers, soprattutto quelli asiatici, saranno tutte tese a captare qualsiasi suono, anche un colpo di tosse, che possa uscire dalla bocca di Janet Yellen in materia di tassi di interesse. Almeno così scrive il Wall Street Journal secondo il quale le economie emergenti, soprattutto asiatiche, temono più di ogni altra cosa una fuga di capitali causata da un aumento dei tassi americani.
Trending